Le mie storie (111)
Data: 24/12/2020,
Categorie:
Masturbazione
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... riposo necessari. La diagnosi finale è stata, distorsione alla caviglia e il medico mi ha consigliato di fare almeno una settimana di fisioterapia. Fortunatamente in questi ultimi anni, tra i problemi che mi sono capitati, non c’è mai stato quello di dovermi rivolgere ad un fisioter****ta, allo stesso tempo però mi sono dovuta mettere in moto per cercarne uno che fosse bravo e andasse d’accordo con i miei orari, anche perché, per come sono fatta io, non sarei riuscita a rimanere a casa senza lavorare ed andare allo studio per più di un giorno. Chiamo Fabiana (una delle mie migliori amiche) che non appena sente la mia richiesta sorride dall’altro capo del telefono dicendomi che il cugino Daniele (quello con il quale avevo avuto approcci a Capodanno, salvo poi essere lasciata sul più bello) è molto bravo tanto che avrei dovuto constatarne la disponibilità, visto che a detta sua (di Fabiana) lavora dalla mattina alla sera, parte nel Centro che gestisce, parte privatamente. Ecco, Daniele è uno di quel gruppetto di ammiratori di cui vi ho parlato poco fa, con il quale in questo periodo non è che abbia scambiato tanti messaggi, ma quei pochi sono sempre stati simpatici, piccanti al punto giusto e con quel pizzico di ironia che piace a me; chiaramente, non avendolo frequentato molto, ignoravo che mestiere facesse fino alla telefonata con la cugina. Così dopo essermi aggiustata sul letto, neanche dovesse vedermi in faccia, l’ho chiamato dicendo ciò che mi era successo e chiedendogli ...
... di occuparsi della mia caviglia. Dopo un conciliabolo piuttosto veloce, e estremamente professionale da entrambe le parti, cosa che apprezzo tantissimo, abbiamo trovato un accordo per vederci all’ora di cena, momento in cui lui torna a casa dal centro di riabilitazione dove lavora.
La prima seduta di terapia è stata del tutto dedicata alla caviglia anche perché mi sono fatta trovare in pantaloncini e maglietta, anche se mentre manipolava il mio piede, gli sguardi che ci siamo scambiati, avevano altri significati. Un paio di giorni dopo è ritornato ed io, volutamente, per carpire qualche sua eventuale mossa, mi sono messa il pantalone della tuta, sotto una mutandina di pizzo e sopra una magliettina bianca senza reggiseno. Dopo avermi sollevato la parte bassa della tuta sotto il ginocchio, ha iniziato la terapia, passato qualche minuto però, si è fermato e con faccia piuttosto seria (non so quanto credibile però) mi ha chiesto di toglierla perché sarebbe stato meglio. Detto fatto; rimasta in perizoma però, I suoi occhi hanno cominciato ad alternare lo sguardo tra l’interno delle mie cosce e la mia faccia che cercava di fargli capire che aveva capito (perdonatemi questa licenza lessicale) i suoi pensieri. Non appena finito di trattarmi la caviglia, si è seduto un po’ più vicino e mi ha chiesto se volessi un massaggio, cosa che io ho accettato subito; con qualche difficoltà mi sono girata a pancia sotto e culo all’aria e non appena ha appoggiato le sue mani sui miei polpacci ...