Il segretario particolare - 2
Data: 22/12/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... accendendone vieppiù la libidine.
Il cazzo di Vito era ormai teso sotto il pizzo leggero delle mutandine e più nulla nascondeva quell’erezione, ma don Salvatore sembrò non farci caso: con delicata determinazione lo fece voltare e fu con un gemito di bramosia che spinse la mano a carezzargli le sode rotondità delle natiche.
“Bedda matri, Vituzzo, - esclamò, lisciandole e palpandole senza più freno – e questo il paradiso è!”
“Don Salvatore…”, gemette nuovamente Vito, senza però far nulla per sottrarsi a quelle attenzioni inopportune.
Don Salvatore però era ormai sordo a tutto, l’unico a cui ubbidiva era l’atavico richiamo del maschio predatore. Con foga lo avvolse con le braccia e lo strinse a sé, spalle contro petto, premendogli e macinandogli l’inguine sulle natiche.
“Vituzzo… - sospirava – beddu… beddu… beddu…”, e gli mordicchiava il lobo dell’orecchio, gli strizzava lievemente i capezzoli, facendolo torcere di nuove, insospettabili sensazioni.
Poi, di scatto, lo trascinò accanto alla scrivania e ce lo fece piegare sopra. Gli si accosciò dietro, con foga gli tirò giù le mutandine; senza proferir parola gli allargò le natiche e, dopo aver fissato un momento il buchetto serrato, ci si fiondò sopra mugolando e prese a baciarlo, leccandolo famelicamente e penetrandolo con la lingua per quanto poteva.
“Cosa fate, don Salvatore, - protestava debolmente il malcapitato – cosa fate?...”
Ma don Salvatore, nulla ormai poteva frenare la sua irruenza. Che dopo ...
... aver a lungo banchettato col sensibile buchetto e averlo ridotto ad un grumo di carne fremente e grondante di saliva, si rialzò, si slacciò in fretta i pantaloni, si tirò fuori il cazzo dalle mutande e, puntatoglielo sopra, lo spinse dentro con un colpo solo. Vituzzo urlò, battendo i pugni sulla scrivania, e cercò di sottrarsi a quell’assalto brutale, ma don Salvatore lo teneva saldamente per i fianchi e ci dava dentro a fotterlo, come se non ci fosse domani.
“Ti voglio, Vituzzo, - ansimava, affondandogli tutto dentro – ti voglio…”
Vituzzo gemeva e mugolava, ma non più soltanto per il dolore, che anzi andava pian piano scemando, ma per la subitanea, incredibile piacevolezza nel sentirsi la mazza poderosa di don Salvatore scorrergli dentro e fuori dall’ano senza impedimento; e poi quella inaspettata, gratificante sensazione di appartenenza…
All’improvviso, Vito si era reso conto che non era più solo nella vita, che adesso apparteneva a quest’uomo, quest’uomo che lo aveva desiderato fino al punto di
Violentarlo. Qualsiasi forma di rancore scomparve e tale consapevolezza lo spinse ad allungare le braccia dietro di sé, ad afferrare don Salvatore per i fianchi e a premerselo contro proprio nell’istante in cui quello veniva e, quasi soffocando per la violenza dell’orgasmo, gli scaricava dentro tutta la sua eccitazione.
Passato lo stordimento dell’orgasmo, don Salvatore si raddrizzò, sempre tenendolo stretto fra le braccia e con il cazzo tuttora saldamente piantato nel ...