Il segretario particolare - 2
Data: 22/12/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... erano le undici e quello non gli aveva ancora chiesto niente! Riprese a digitare sulla tastiera, ma si accorse che
più cercava di non pensarci e più quel tarlo gli rodeva il cervello e le dita se ne andavano per conto loro, scrivendo fischi per fiaschi. Dopo aver a lungo indugiato in preda all’incertezza, Vito si alzò in silenzio e si avvicinò alla scrivania del capo.
“Don Salvato’, scusate…”
L’uomo sollevò la testa e lo fissò con aria interrogativa.
“Cosa c’è?”
“No, niente… don Salvato’… E’ che mi stavo chiedendo…”
L’altro mosse la testa, ripetendo la muta domanda.
“Don Salvato’, ma vi sentite bene?”, fece allora il giovane tutto d’un fiato.
“Certo, perché?”
“Beh, perché sono già le undici e stamattina non mi avete ancora chiesto né il caffè, né…”, e si interruppe diventando tutto rosso.
L’uomo scoppiò a ridere e di scatto si alzò in piedi, tirandolo a sé, in un abbraccio caloroso.
“Ah, ah, ah… Sei preoccupato perché stamattina non ti ho chiesto il servizietto? Ah, ah, ah… Sto bene, non preoccuparti. È che nel pomeriggio devo incontrare una cliente che ha chiesto espressamente di me, e allora ho pensato bene di tenermi in forze… Tu mi spompi troppo bene, lo sai. Ti dispiace?”, gli chiese poi.
“N…no”, fece Vito, tornando al suo tavolo, ma ebbe la sensazione di non dire la verità.
La mattina successiva, don Salvatore si presentò in ufficio con un certo ritardo.
“Buongiorno, Vituzzo.”, fece entrando e dandogli un colpetto sulla ...
... spalla, prima di raggiungere la sua scrivania.
“Buongiorno, don Salvato’. – rispose Vito – Com’è andata, ieri?”
“Benissimo, Vitu’: quella donna è un macello. Ogni volta una tripletta… Però è anche una miniera d’oro.”
“E’ per questo che chiede di voi.”
“Eh, già. – fece l’uomo, fissandolo intenzionalmente – Vitu’, che ne dici di prepararmi un caffettino? Ne ho proprio bisogno stamattina.”
“Subito, don Salvato’.”, fece Vito e andò nel ripostiglio, dove era stato ricavato un cucinino.
“Ecco un bel caffettino dolce e bollente per voi, che oggi ne avete bisogno.”, disse al ritorno.
Poggiò la tazzina sulla scrivania del capo e fece per tornare al suo tavolo.
“Aspetta, Vitu’, - fece, però, quello – ho un regalo per te.”, e prese una scatola, che aveva messo lì poco prima.
“Un regalo?... per me? – disse Vito prendendo la scatola che l’altro gli porgeva – Don Salvato’, non dovevate…”, e si fece tutto rosso.
Aprì la confezione e tirò fuori un paio di mutandine nere. Le sollevò erano di pizzo, tutte traforate, all’ultima moda. Lo guardò stupito.
“Ma sono da donna…”, esclamò.
“Sono da uomo, Vitu’: anche noi dobbiamo adeguarci, non trovi? No, in realtà, me le ha regalate la cliente di ieri, voleva farmele indossare mentre ci intrattenevamo… - gli spiegò don Salvatore – Sono molto sexy… mi dispiaceva buttarle via e non volevo che mia moglie me le trovasse nel cassetto; così ho pensato di regalarle a te, se non ti offendi.”
“No, e di cosa dovrei ...