Il segretario particolare - 2
Data: 22/12/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... offendermi?”
“Che è imbarazzante, per esempio, regalare mutandine sexy al proprio segretario?” disse don Salvatore con un sorriso.
Vito fece spallucce.
“O magari che le ho già indossate io…”, e stavolta c’era una certa intenzionalità nella sua voce.
“Non avete mica la rogna. – disse Vito, felicissimo, per la verità, che il capo avesse pensato a lui – Grazie, grazie davvero.”, e le richiuse nella scatola.
“Beh, e non le provi?”
“Come?”
“Dai, vediamo come ti stanno.”
“Ma, don Salvatore?...”
“Cosa c’è, ti vergogni di farti vedere in mutande?”
“No, è che…”, balbettò il giovane, confuso.
In realtà, nonostante i trascorsi tra loro due, l’idea di farsi vedere in mutande dal suo capo lo imbarazzava terribilmente.
“Dai, non fare la verginella; vai di là e indossale…”
Dopo un momento di confusione, Vito si avviò verso uno stanzino sul retro, che usavano come deposito e spogliatoio.
“E togliti tutto il resto, mi raccomando.”, gli gridò dietro don Salvatore.
“Allora, come ti stanno?”, chiese dopo un po’.
“Mi sembra bene, don Salvato’.”, ripose la voce di Vito da dietro la porta chiusa.
“Come, ti sembra? Vieni fuori, fatti vedere.”
Seguì un lungo silenzio.
“Non dirmi che ti vergogni. Dai, vieni fuori”
In risposta a quelle parole, la porta dello stanzino cominciò a dischiudersi e poco dopo un Vito imbarazzatissimo fece capolino prima con la testa e poi con tutto il resto. Il volto arrossato faceva deliziosamente contrasto con ...
... l’eburneo candido
della pelle.
“Accidenti! – esclamò don Salvatore sinceramente meravigliato – Ti stanno uno schianto!”
Vito arrossì ancora di più, ma nei suoi occhi si leggeva un’intima gratificazione. Fece qualche passo avanti, atteggiando un imbarazzato defilé, e si fermò al centro della stanza.
“Perché ti tieni le mani davanti? - chiese don Salvatore – Toglile.”
“Ma si vede tutto…”
“Sono fatte apposta…”, disse l’uomo e si alzò dalla scrivania, andandogli vicino.
“Su, togli queste mani, lasciati vedere…”, disse ancora e presolo per i polsi, disgiunse delicatamente le mani, allontanandogliele dall’inguine.
Sotto il sottile intreccio nero del pizzo, era chiaramente visibile il cazzo semiduro del giovane e la borsa voluminosa delle palle.
“A vederti così, - mormorò piano, allungando una mano a sfiorargli la guancia con la punta delle dita – sei ancora più bello.”
Vituzzo se ne stava lì imbambolato, confuso: cosa stava succedendo? cosa gli
stava dicendo quell’uomo? perché lo guardava in quel modo?
“Che luminosi sono i tuoi occhi… - continuava don Salvatore – E che pelle morbida…”, aggiunse carezzandogli dolcemente l’esterno del braccio.
“Don Salvatore…”, gemette Vituzzo a fior di labbra.
Ma l’uomo non lo ascoltava, proseguiva invece l’esplorazione del suo corpo, carezzandolo con mano sempre più indiscreta sul torace, seguendo la curva leggera dei pettorali, sui fianchi… ed ogni carezza era un brivido che correva sotto la pelle di entrambi, ...