1. Sognando 1^ parte


    Data: 17/12/2020, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... nuovo.
    
    "Ok, ci vediamo là."
    
    Agganciai e mi vestii rapidamente. Uscii dal mio appartamento ed andai a prendere il bus.
    
    Alcuni minuti più tardi ero all’università, Enrico non c’era ed andai a prendere un tavolo. Arrivò alcuni minuti più tardi, entrò ed io agitai la mano per attirare la sua attenzione.
    
    "Ciao."
    
    "Buon giorno, pronto per del caffè."
    
    "Assolutamente sì."
    
    Mentre ci avviavamo per il caffè ed una brioche non potevo fare a meno di fissare il suo bel culo.
    
    "Tutto ok? " Fu il suo commento che mi tolse dalla mia fantasticheria.
    
    "Sì, sto bene.”
    
    "Ne sei sicuro, hai un aspetto un po’ fuori."
    
    "Sì, penso di non essere completamente in me oggi." Chiaramente sarei stato meglio con lui nel mio appartamento, a letto o sul sofà, o sul pavimento, o sotto la doccia. Tutti i luoghi mi sembravano buoni.
    
    Una tazza di caffè in una mano ed una brioche nell'altra ritornammo al nostro tavolo. Ci fu una pausa imbarazzata, nessuno di noi sapeva come cominciare, così bevemmo il nostro caffè.
    
    Poi il caffè finì: "Così hai avuto un sogno strano la notte scorsa, anch’io."
    
    "Sì me l’hai detto prima."
    
    Un altro momento imbarazzato, dannazione, perché non poteva essere più facile.
    
    "Chi comincia per primo?" Non era il modo che avevo sperato e guardai la mia tazza tentando invano di alleviare la tensione.
    
    "Non so, il mio sogno era piuttosto personale... "
    
    "Lo stesso il mio." Alzai lo sguardo e vidi che mi fissava I nostri occhi erano incollati gli uni ...
    ... agli altri. Era come una finestra che si apriva, guardando nei suoi occhi blu, dentro di loro potevo vedere nella sua mente. E sicuramente lui poteva vedere il turbine di sentimenti che si inseguivano nella mia testa.
    
    E’ incredibile cosa può fare l’istinto quando la logica fallisce. In un istante molte informazioni che avevamo problemi a condividere passarono da uno all’altro.
    
    Poi la logica riprese il sopravvento...
    
    Hmmm, forse avremmo dovuto tentare in qualche luogo un poco più privato, quello avrebbe potuto aiutare. "Beh, sai non voglio svelare il mio sogno in pubblico e mi sembra che neanche tu lo voglia."
    
    "No, effettivamente non voglio."
    
    "Quindi vuoi andare in qualche luogo privato?"
    
    "Sì potremmo andare nella mia stanza, è più vicina, ma è probabile che il mio compagno di camera sia ancora là."
    
    "Va bene, possiamo andare al mio appartamento, ci si arriva in fretta col bus."
    
    "Sì, ok."
    
    Lasciammo l’università e, per un po’, lasciammo anche l’imbarazzo. Viaggiare sul bus mi ridiede la speranza, scherzammo insieme come sempre, come se nulla fosse accaduto e nulla stesse accadendo. Eravamo solo due buoni amici in autobus.
    
    Ma poi arrivò la mia fermata e la tensione cominciò a crescere di nuovo. Sapevamo che stavamo per affrontare la questione per la quale eravamo scappati dal bar.
    
    Silenziosi, a differenza del comportamento sul bus, ci dirigemmo verso il mio edificio ed il mio appartamento. Chiusi la porta dietro di noi quando entrammo.
    
    "Vuoi ...
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