1. Sognando 1^ parte


    Data: 17/12/2020, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Ero tornato all’università dopo l'estate passata a casa, una vacanza piuttosto noiosa. Ero contento di ritornare, mi mancava la città. Comunque quello era il primo giorno con un corso nuovo ed un professore nuovo.
    
    Entrando nell’aula vidi che c’erano soprattutto le persone che avevo conosciuto l'anno precedente. Si trattava principalmente delle stesse persone che avevano frequentato i miei stessi corsi, non che fosse un problema. Presentava ampie opportunità di fare un gruppo molto unito di amici con la possibilità di studiare meglio in tutti i corsi.
    
    Era un piccolo corso, circa 18 persone. Io scelsi il posto vicino ad Enrico, un caro amico per il quale avevo sbavato l'anno prima, senza che lui lo sapesse. Quando il professore entrò portava una bracciata di vecchi quaderni che mi sembrarono molto strani. Lui ne spiegò la presenza non appena cominciò a parlare.
    
    Sembrava che fosse un professore molto meticoloso e pur tenendo un piccolo corso aveva raccolto i quaderni che gli studenti aveva tenuto l’anno precedente.
    
    Appoggiò la pila di quaderni ed iniziò ad indicare per ognuno le cose giuste e sbagliate. Alla fine chiamò il mio nome ed alzò un quaderno che, con mio imbarazzo, aveva una copertina con l’immagine di un uomo vicino ad una bicicletta con indosso solo un paio di stretti shorts.
    
    Non essendo ancora completamente aperto sulla mia sessualità (dovete sapere che sono bisex) questo era un vero colpo. Mentre apriva il quaderno mi resi conto di tre cose. La ...
    ... prima che il quaderno era del tipo per le elementari. La seconda che noi avevo mai avuto quella copertina su un mio quaderno. E da questo compresi che stavo sognando.
    
    Era bene non sprecare un il buon sogno, specialmente uno che comprendesse Enrico, svegliandosi. Siccome era un sogno potevo fare qualsiasi cosa volessi, e lo feci.
    
    Prima allungai una mano e la copertina volò nella mia mano, una volta presa la girai mostrando il nome Carlo V., evidentemente non il mio dissi alla classe per acquietarne i nitriti. Prendendo poi il quaderno dalla mano del professore indicai che era di quinta elementare.
    
    Ora bisognava rivolgere l’attenzione ad Enrico. Improvvisamente non eravamo più nella classe ma nel mio appartamento.
    
    Enrico mi si rivolse e disse: "E’ una vergogna che la figura non fosse tua."
    
    Sorridendo lo guardai nei begli occhi blu-verdi e dissi: "Perché? Tu hai un aspetto molto migliore." Poi mi avvicinai e lo baciai. La sua prima risposta fu uno shock, poi cominciò a rispondere al bacio.
    
    Un bacio molto appassionato, con le nostre lingue che si aggrovigliavano lottando avanti ed indietro tra le nostre bocche. Allungai una mano dietro di lui per toccargli il culo. Quel rotondo culo perfetto che avevo ammirato tante volte, guardandolo come lo dondolava leggermente quando camminava, o guardandolo stretto nei pantaloncini che indossava quando pattinava.
    
    Lo portai sopra il divano in modo che i nostri corpi fossero pigiati uno all’altro. Quel contatto mi eccitò anche ...
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