L'invisibile e l'infinito
Data: 17/12/2020,
Categorie:
Etero
Autore: King David, Fonte: EroticiRacconti
... l’altra. Mi avvicino, le cingo la vita col braccio. Ha un sedere sodo, ma la vita è magra. Avvicino il mio volto alla sua guancia. La accarezzo sul collo. Ha un basco di feltro, i capelli credo corti. Appoggio delicatamente le mie labbra sul suo orecchio.
- Usciamo – mi dice – andiamo fuori
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Scegliamo di andare a casa mia, per una semplice questione di orientamento. Conosco esattamente la disposizione dei vani e quella dei mobili e delle suppellettili. In case altrui rischierei di distruggere sempre qualcosa.
Non facciamo in tempo ad entrare che ci stiamo già baciando. Lei ha gettato l’impermeabile per terra, io l’ho afferrata forte attorno alla vita stretta. Sento i seni decisi verso di me. Lei ha appoggiato il pube sopra il mio, e io sono già eccitato. La dirigo verso la camera da letto.
- È buio – dice – non ci vedo
- Nemmeno io. Ma ti guido io
Ride anche lei. Entriamo in camera, ci buttiamo sul letto. Mi sfila il maglione, i pantaloni. Faccio per toglierle il vestito, ma si allontana.
- Faccio io – mi dice, è un po’ complicato
Si sfila quello che sembra, dal rumore e dalla consistenza, un lungo vestito di lana. Ora siamo in ginocchio, sul materasso, uno di fronte all’altro. Abbiamo un momento di pausa. Voglio sentirla con le mani. E lei fa lo stesso con me. Ha un visto ben definito, il naso lungo, la bocca carnosa ma piccola. Il collo lungo, le spalle larghe. Veste un reggiseno di cotone, di quelli non particolarmente ...
... ricamati. Non sostiene molto, ha un seno piccolo ma i capezzoli grandi, spuntano duri da sotto la stoffa. La pancia è piatta, scendo con le mani in mezzo alle cosce. La sento bagnata.
La sua mano grande scavalca l’elastico delle mie mutande. Sono duro ed eccitato. Le slaccio il reggiseno, lei si toglie le mutande, anche io mi tolgo le mie.
Con la mano mi spinge sul petto, indietro. Sono in ginocchio con le gambe leggermente aperte, la mia schiena è appoggiata a dei cuscini. E poi sento che me lo prende in bocca. Mi fa un pompino lento, caldo. La sua mano grande riesce a stringermelo con vigore, e intanto mi lecca il glande. È un pompino meraviglioso, avvolgente. Con le mani la cingo sul volto, le afferro i capelli, lei aumenta la frequenza. Sento che sto quasi per venire, ma non voglio.
- Vieni con la tua fica sopra di me. Voglio sentire anche io il tuo sapore
Ma a quella frase lei si ferma, quasi di sasso.
- No
- Perché no?
- Non voglio
- Non devi avere problemi, guarda se vuoi puoi anche andare in bagno prima, di là, ma ho voglia di amarti, di sentire il tuo odore e il tuo corpo… così come è
- Non è per quello
- E allora perché?
- Non voglio che mi vedi nuda
Non capisco. Lei è già nuda. Con la mano le ho sentito il sesso fradicio, le ho già stretto il sesso dal perineo fino alla vagina.
- Ma tu sei già nuda - dico
- No, non sono ancora nuda – mi dice
- E non hai voglia di spogliarti
- È tanto che non lo faccio. Mi ci vuole tempo
- ...