1. L'invisibile e l'infinito


    Data: 17/12/2020, Categorie: Etero Autore: King David, Fonte: EroticiRacconti

    ... quando ho perso la vista ho guadagnato negli altri sensi. Sento odori che prima nemmeno immaginavo. Se la gente sapesse quali odori percepisco, si imbarazzerebbe.
    
    - È arrivata una nuova opera, da un altro museo. Rimarrà esposta qui per un mese. Si tratta della…
    
    - No, per favore, non dirmelo. Raccontamela
    
    Lei non sapeva esattamente quello che l’avrebbe attesa. Credo che Laura le abbia spiegato qualcosa. Ma non nei dettagli.
    
    - Non preoccuparti. So che non è facile, almeno la prima volta – le dico, per rassicurarla – Raccontami quello che vedi, quello che senti. Non voglio una lezione di storia dell’arte. Voglio i due occhi che non ho più
    
    Lei prende un respiro, e cede. Sento che si slaccia l’impermeabile. Lo toglie, se lo accomoda sul braccio. Nel fare quel gesto fa tintinnare una collana, o degli orecchini. E manda una vampata del suo profumo, del suo corpo.
    
    - È una scena all’aperto, di notte – comincia - È buio, si intravedono delle case e dei colli, sullo sfondo, appena illuminati. Delle striature ocra nel cielo.
    
    - C’è una donna seduta, con le gambe leggermente divaricate. Sta guardando verso l’alto, verso una piccola sfera bianca. Potrebbe essere la luna, o un altro pianeta. Potrebbe essere qualcosa uscito dalla sua immaginazione. Sembra la stia interrogando. Sembra che stia aspettando da quella sfera una qualche rivelazione.
    
    - È una donna bella?
    
    - È bella. È molto sensuale. Molto maschile. Ha un collo prominente, e due braccia forti. Anche le ...
    ... mani sono grandi, muscolose. Intrecciate in alto, all’altezza della spalla sinistra, in una posizione innaturale.
    
    - E poi?
    
    - Quello che le dà la femminilità è un velo, color panna, sulla testa. E quella che appare una tunica, e una gonna. Ma potrebbe essere anche altro.
    
    - È da sola?
    
    - No, c’è un uomo. Lui è steso, per terra, ai suoi piedi, su un telo bianco sporco. È magro, le costole pronunciate. Il ventre piatto, introflesso. Veste solo delle mutande, bianche. Il pube appena pronunciato, quasi femminile. Ha le spalle larghe, ma il resto è affusolato. Le dita delle mani lunghe. Le gambe magre, lunghe, bellissime. Ha due gambe meravigliose, come quelle di una bella donna
    
    - Lei sembra un uomo, e lui sembra una donna
    
    - Si. Sono entrambe le cose, potrebbero essere entrambe le cose
    
    - E quell’uomo? Quell’uomo dorme?
    
    - Forse. O forse è morto. La testa è appoggiata ad un basamento, il mento reclinato sul suo petto. È troppo buio, non si vede. Ma sicuramente è in pace. Molto più di lei.
    
    - Sono amanti, secondo te?
    
    - Credo si amino, o si siano molto amati
    
    - Cosa ti fa sentire, questo quadro?
    
    Lei sospira.
    
    - Tante cose. Vedo la solitudine. Vedo la disperazione ma sublimata, ormai. Vedo il distacco. Vedo un corpo, da amare. Quel corpo steso è meraviglioso. Ti invita ad amarlo. Non riesco a staccare lo sguardo da quelle mani, affusolate. Dalle gambe meravigliose.
    
    - E tu, ti senti sola?
    
    Lei non risponde. Sento che si sta con una mano contorcendo ...
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