1. Le lacrime delle donne 8/8


    Data: 20/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... fatto il santone e il suo segretario?
    
    - Non ho mai ucciso nessuno in vita mia - mente Annalisa – il mio lavoro è trovare le persone...
    
    - E anche fare la puttana... - risponde Antonello.
    
    - Che tu ci creda o meno, le cose sono un po' più complicate di così...
    
    - Ovvero?
    
    - Ovvero... non credo che avremo il tempo di parlarne, ma quando ti ho conosciuto ero morta dentro... giorno dopo giorno tu mi hai ricordato come può essere la vita.
    
    - Non essere ridicola...
    
    - Sai che è una sensazione strana? - dice Annalisa.
    
    - Cosa?
    
    - Dire la verità. E' vero, io mento per lavoro ma... dire la verità è bello, mi sento più leggera in questo momento.
    
    - Perché?
    
    - Non saprei dire, è come confessare di avere fatto qualcosa che non dovevo fare ma che ho fatto…
    
    - Tipo stendere Hilde, mica male per una che non ha mai ucciso nessuno…
    
    - E’ morta? Davvero? Io… io non so nemmeno come ho fatto, mi stavano torturando, stavo impazzendo dal dolore…
    
    - Perché ti torturavano?
    
    - Sadismo, Antonè, sono due sadiche del cazzo…
    
    - Ma che cazzo ti hanno fatto... cazzo… - dice l’uomo mettendo a foco forse per la prima volta i segni e il sangue, le ferite, sulla schiena di Annalisa.
    
    - Ahi, mi fai male... - sussurra Annalisa sentendo i polpastrelli sulla schiena.
    
    L'ha quasi sfiorata. E' stato più forte il brivido che il suo tocco le ha trasmesso che il dolore. Ma simulare il dolore le serve per distrarre l’uomo e per voltare per un attimo la testa. Mai così vicino, tesoro, ...
    ... mai così vicino se tieni la pistola in quel modo. E' una delle prime cose che ti insegnano.
    
    La mossa è fulminea. Girandosi, Annalisa dirotta con la sinistra la mano di Antonello. Che spara, sì, ma la pallottola fa esplodere l'oblò della lavatrice. Con lo stesso movimento, Annalisa affonda il coltello nel petto dell'uomo. Tecnicamente, non è un colpo perfetto. Manca di un centimetro il cuore. Ma recide quasi di netto l’arco dell’aorta. Antonello precipita a terra senza fiato.
    
    Annalisa è subito sopra di lui. In ginocchio, nuda, a cavallo del suo corpo, chinata verso il suo viso. Come tante volte. A separarli c’è solo il manico del coltello. Si guardano negli occhi, entrambi sanno che sarà l’ultima volta e che sarà per pochi secondi.
    
    Le ultime parole di Antonello sono "come sei bella, non piangere...”. La mano si alza verso il viso come per una carezza ma il gesto resta a metà, poi crolla sul pavimento. Annalisa completa mentalmente la frase: “le tue lacrime sono grandi come arance".
    
    Poco meno di un’ora dopo, Annalisa costringe Susan a salire su una sedia. In una mano ha la stessa lama con cui ha ucciso Antonello, con l’altra le stringe il collo.
    
    Susan ha il viso sporco di sangue, il sopracciglio gonfio. E’ vestita sempre allo stesso modo, con la giacca blu a bordini bianchi del pigiama aperta e niente pantaloni. A differenza di prima, però, è imbavagliata e ha i polsi legati dietro la schiena con lo scotch.
    
    Annalisa indossa invece un suo vestito. Lungo, nero, ...
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