Il prestito (4)
Data: 13/11/2020,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... mangiò svogliatamente insieme a noi: proprio quando stavamo aspettando il caffè entrò nel locale una signora, che dopo aver fatto scorrere lo sguardo per scegliere un tavolo, venne a sedersi vicino al nostro tavolo: appena si fu seduta la tizia guardò Franca per un paio di secondi, poi, dopo aver distolto lo sguardo per un attimo tornò su mia moglie: “Mah….mah sei tu Franchina! Ossignùr, così bionda non ti avevo riconosciuta, come stai? “ La tizia in questione era una vecchia amica di Franca, Cristina, erano state compagne all’elementari e alle medie, poi avevano fatto scuole diverse ma tenendosi sempre in contatto: almeno una o due volte l’anno si incontravano a bere un tè assieme, era sicuramente la persona che conosceva mia moglie da più tempo, anche da prima di me. Mia moglie era piuttosto imbarazzata dall’essere lì, con me e un altro uomo, vestita in un modo come sicuramente Cristina non l’aveva mai vista, cercò di reggere il colpo, con aria falsamente disinvolta le disse: “Conosci già Andrea, mio marito, e questo è il signor Fulvio, suo buon amico e socio” Ci alzammo per stringerle la mano e in quel momento arrivarono i caffè: mentre Cristina ordinava un toast e una Coca Cola bevemmo i nostri caffè: mentre riappoggiavo la tazzina feci cadere il cucchiaino: stavo già chinandomi per raccoglierlo, ma Fulvio mi fermò appoggiandomi una mano sul braccio : mi voltai verso di lui un po’ interdetto: il suo sguardo passò da me a Franca: lei capì immediatamente e si chinò a ...
... raccoglierlo, mentre la sua amica spalancava gli occhi per lo stupore. Al momento del conto Fulvio mise mano al portafoglio e chiese a Franca: “Quanto hai speso per il piercing? “ “Sessanta euro, Signor Fulvio” “Bene, eccoti i sessanta euro, il lavoro lo paga Salvo..te lo ricordi, no?” “Sì, certo” “E paga anche gli acquisti al negozio di prima” aggiunse Fulvio, allungandomi 100 euro da sopra il tavolo Infine mise 40 euro sul tavolo e si alzò: “E ci ha anche offerto il pranzo, che gentile!” Salutammo Cristina con un cenno della testa e ce ne andammo mentre l’amica d’nfanzia di mia moglie ci osservava sbalordita. Una volta fuori ci salutammo, Fulvio disse a mia moglie: “Ci vediamo al solito posto, troia, giovedì alle tre!” Non era difficile immaginare che giovedì Franca avrebbe dovuto pagare il prezzo del riposo che Fulvio le aveva concesso in settimana, io mi domandavo cosa le avrebbe fatto e pensavo che anche mia moglie fosse un po’ preoccupata, ragion per cui, pur con un certo rammarico, mi astenni dal proporle di fare sesso con me, anche se sapere come si lasciava adoperare da Fulvio e non solo da lui mi faceva stare in un perenne stato di eccitazione. Come ormai tutti i giovedì avevo organizzato la giornata in maniera da assolvere ai miei doveri di odontotecnico entro mezzogiorno, per poi passare in studio dove però ricevevo il primo paziente solo dalle 17.00 in avanti. Ancora una volta prima delle 15 ero davanti al pc, in trepida attesa dell’inizio del collegamento Skype: ...