Quel che è fatto è reso 2 - Racconti Erotici

Quel che è fatto è reso 2

... finché poggia sul letto solo con le spalle.

Si guardano negli occhi, con amore, mentre il membro affonda nelle viscere di lei; lo ferma con un gesto, quando il canale è occluso dallo sfintere e duole per la pressione; respira profondamente e, con un colpo di reni, è lei che fa passare la cappella oltre il muscolo; urla di dolore e le lacrime le scorrono inarrestabili, ma il volto è raggiante; sa di avere raggiunto l’apice del suo desiderio inconfessato; ora quel gigante è suo, in parte ma è suo; ed è felice di appartenergli.

Lui comincia a cavalcarla nel sedere, prima con dolce lentezza per abituare il corpo al voluminoso ingombro, poi con sempre maggiore frenesia scatenata dalla libidine e con una violenza incontrollata, frutto della passione che si esprime liberamente; lei è sincronica nel riceverlo e nel godere insieme; il suo massimo desiderio è arrivare ad un orgasmo sincronico che testimoni l’armonia amorosa che li unisce profondamente, ma di cui non si erano resi conto.

Lui ne prende coscienza con gioia, per tutta la serata e parte della notte, durante le quali non fanno che rinnovare la gioia di copulare intensamente e armoniosamente; il sedere diventa rapidamente il campo del piacere massimo, di cui si pasce continuamente; ma la penetra in vagina un numero incalcolato di volte e ne sperimenta l’amorosa abilità a manipolarlo, a succhiarlo, a farlo godere fra i seni; riescono persino a dormire qualche ora.