1. Storie della storia del mondo, 1 - i primordi


    Data: 15/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... appena scorse accanto a lei l’umano maschio:
    
    “Hiiiiiiiiiiiiiih!”, fece con gli occhi che le brillavano.
    
    E allungò subito la mano per afferrargli il pirellone svettante. Qualcuno si chiederà: “Ma come, quelli ci hanno messo una vita per capire certe cose e questa va subito al dunque?”
    
    Il fatto è che per recuperare il tempo perduto ed evitare possibili inconvenienti, appena plasmata, il Creatore le aveva mandato l’Angelo a indottrinarla su tutto il necessario da fare per la continuazione della specie, una sorta di educazione sessuale, insomma. Dal che, alcuni movimenti femministi moderni hanno tratto la convinzione di una supposta superiorità della donna sull’uomo; ma io preferisco non pronunciarmi: rischierei di essere troppo di parte.
    
    Ad ogni modo, è un fatto che Truz sapesse perfettamente cosa bisognava fare. Infatti, agguantato l’organo maschile, ci dette quattro scrolloni per portarlo al giusto turgore, poi ci saltò a cavalcioni e, come se ne avesse una lunga pratica, se lo infilò senza esitazioni nell’apposita guaina, cominciando subito a saliscendere squittendo fino al raggiungimento del compito, cui era preposto.
    
    Il povero Slut era talmente stravolto da quell’incomprensibile svolgimento dei fatti, che non riuscì a godere neanche una stilla del piacere, che pure avrebbe dovuto; continuava invece a volgere la testa di qua e di là, alla ricerca dell’amico Var. Appena terminata l’operazione, Truz si sfilò dall’organo, che ricadde molliccio sulla pancia di ...
    ... Slut, quindi, con mossa decisa, afferrò il poveretto per la collottola e lo trascinò verso una caverna poco lontano, mentre quello si guardava attorno alla disperata. Una volta arrivati, la donna lo scaraventò su un giaciglio di foglie, che qualcuno aveva approntato, e gli fissò addosso due occhi stizzosi, della serie: guai a te se ti muovi. E Slut non si mosse, troppo intimorito dall’irruenza della nuova compagna.
    
    Passarono gli anni e i secoli, anche se loro non se ne rendevano conto, immersi com’erano in quella eterna primavera, prendendo alla lettera il monito del Creatore “crescete e moltiplicatevi”, misero al mondo un centinaio di figli, maschi e femmine, che a loro volta, giunto il momento, si accoppiarono, facendo quasi esplodere un’emergenza demografica.
    
    Direte “Ma, e le tare ereditarie? Accoppiandosi fra loro dopo un po’ saranno stati tutti gobbi, sciancati e gozzoluti!” Tranquilli, non c’era ancora nessuna ereditarietà, il loro DNA era giovane e sano, per cui i figli e i nipoti di Slut e Truz erano fior di ragazzi, soprattutto i maschietti, che essendo inferiori di numero alle femminucce, andavano letteralmente a ruba, almeno finché non fu inventata la poligamia, ma questo successe molto più tardi.
    
    Tutto bene, allora? I progetti del Creatore realizzati al cento per cento? Indubbiamente sì, solo che a pagarli fu il povero Slut, che continuava a guardarsi attorno nella speranza di veder finalmente ricomparire l’amico Var con tutto il suo carico di buone cose. Ma ...
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