Storie della storia del mondo, 1 - i primordi
Data: 15/10/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... preso da un vero raptus, Var afferrò la mano imbrattata di Slut e cominciò a slinguarla, ripulendola in quattro e quattr’otto.
Slut ci rimase di sasso, decisamente contrariato, finché con un lampo di intuizione si gettò in ginocchio e abboccò il pendaglio ormai moscio, ma non per questo meno succulento di Var, ripulendolo a colpi di lingua e di risucchi.
Ma intanto la luce dell’intelletto cominciava a farsi strada nel cervello ancora grossolano di Var, che fissando il bigolo turgido di Slut, nel frattempo rialzatosi, dovette intuire qualcosa su quanto era testé successo, così lo agguantò con mossa rapida e cominciò a scuoterlo avanti e indietro.
Slut fece per protestare, ma un’improvvisa sferzata di piacere lo fermò e lo spinse a lasciare che l’altro continuasse la sua opera. E la sua pazienza fu ben presto premiata, perché tutto d’un tratto si sentì prendere da un incontrollabile straniamento, mentre le palle gli si rattrappivano ed espellevano a scatti il loro denso contenuto. Immediatamente, Var cadde in ginocchio e attinse quel nettare godurioso direttamente alla fonte, mentre Slut, ritrovato un minimo di comprendonio, gli agguantava la mano colpevole e gliela ripuliva con cura, leccandola con goduria.
A quel punto, si ritrovarono entrambi seduti per terra, a ridacchiare come due scemi, mentre si fissavano con cupido interesse il bigolo molle.
Per farla breve, da quel giorno i due giovani si ritrovarono spesso stesi a terra, l’uno al contrario ...
... dell’altro, a smanettarsi con vigore il pirolo duro, nell’ansiosa attesa di godersi il liquido corposo che ne sarebbe misteriosamente scaturito.
Una mattina, mentre erano distesi su un morbido tappeto di fresche erbette primaverili a gustarsi il consueto sorbetto, i due furono disturbati dall’arrivo di una placida giovenca, che brucherellava a fior di labbra i teneri fiorellini del prato. Era chiaramente interessata ad un focoso torello che sbuffava nelle vicinanze; il quale, dopo aver raspato un paio di volte il terreno con il forte zoccolo, si avvicinò sornione e, vista la disponibilità, coprì la giovenca, facendo coscienziosamente il suo dovere.
“Uh!”, fece Slut, richiamando sullo spettacolo l’attenzione di Var.
Il quale Var, rimase per un momento interdetto, poi, squittendo, spinse Slut a quattro zampe e, cacciatogli il durello fra le cosce strette, cominciò ad imitare con guaiti di gioia il martellamento del toro. Anche Slut guaiva divertito a quel nuovo gioco, tanto più quando, alla fine, si ritrovò con tutte le palle imbrattate di seme e Var lo ribaltò sulla schiena, ripulendolo a slinguate.
Alternando i due giochi e scoprendone altri, i due trascorrevano felicemente e serenamente il tempo della loro vita.
***
Passarono i giorni, passarono le settimane e i mesi, forse anche qualche anno: non possiamo saperlo perché le fonti storiche sono estremamente scarse. Probabilmente i due avevano anche trovato un modo per comunicare che andasse al di là di un semplice ...