Un nuovo inizio
Data: 12/10/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: padronjack, Fonte: RaccontiMilu
... posizione eretta, le staccò i capezzoli, facendo provare una sensazione di libertà a Carlotta; sensazione che venne subito scacciata via da una nuova ondata di dolore: le aveva attaccato le pinzette con i pesetti alle labbra della figa. Iniziò a sbattere i piedi dal dolore, ma questo non fece che peggiorare la situazione facendolo dondolare ancora di più i pesi. Cercò allora di fare un bel respiro e di fermarsi mentre l’uomo iniziò a liberarla dalle corde e dalla benda. Piano piano riuscì, nonostante il dolore, a riprendere fiato, anche se, come in un non volerle dare tregua, Giacomo iniziò ben presto a darle dei colpetti di frustino sui seni e sui capezzoli ancora sensibili per le torture ricevute fino a poco prima. Dopo questa nuova tortura, Carlotta venne liberata da tutto, si lasciò cadere a terra e si lasciò andare ad un piccolo pianto. Venne bruscamente ripresa da Giacomo che la intimò di smettere e di iniziare a pulirgli le scarpe con la lingua. Singhiozzando ancora un po’ iniziò ad eseguire l’ordine con quanta più cura potesse fare in quel momento. Arrivò finalmente l’ora del pranzo, che Carlotta preparò e che si apprestò a servire per entrambi a tavola, ma Giacomo la fermò con un gesto della mano e le fece notare come avesse messo il suo piatto per terra. ‘Le cagne non mangiano a tavola ma a terra’. Con fare rassegnato, dopo aver servito l’uomo, si mise il cibo nel piatto e si mise a quattro zampe a mangiare. Si sentiva più umiliata da quello che non dalle torture ...
... ricevute. Il resto della giornata lo passò a risistemare casa, sempre con il plug inserito che le rendeva più difficili e dolorosi certi movimenti, e dieci colpi di frusta ogni ora e sempre in posti diversi. Quando arrivò ora di cena si sentiva stremata. Giacomo le disse di averle preparato dei vestiti sul letto e che sarebbero usciti per cena e poi si sarebbero diretti in lucale. I vestiti della donna lasciavano poco spazio all’immaginazione con una gonna piuttosto corta, una camicetta che dovette tenere aperta in modo da far vedere parte del seno, un paio di scarpe con il tacco alto. Dopo un pasto veloce in una piccola trattoria, i due si recarono in un locale poco fuori città, un locale che lei non aveva mai sentito nominare, ma che da fuori non sembrava affatto brutto. Il brutto, almeno per Carlotta, era all’interno, quando capì che era un locale per scambisti, esibizionisti ed amanti del bondage. Cominciava a capire il senso di quell’abbigliamento. Dopo aver ordinato da bere si sedettero su un divanetto e vennero subito approcciati da una coppia con lei vestita in abiti neri in latex e lui stranamente in maniera casual. ‘E quindi questa è la tua schiava?’ chiese la donna dopo le solite domande di rito. ‘Esattamente ‘ rispose Giacomo ‘ l’ho portata qua perché la sto addestrando. Questa sera vorrei che venisse palpeggiata e toccata da sconosciuti e, perché no, rendesse omaggio a qualche uomo con pompini o seghe’niente sesso’ Mentre ascoltava quelle parole, la coppia ...