1. Le corna di laura 2


    Data: 27/09/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... l’ignobile recita della pomiciata al centro della pista coi due cazzi piantati contro il corpo, davanti e dietro; Silvia, nell’intento di distrarmi, mi fa osservare che una bella tardona, seduta al bancone, mi sta facendo apertamente il filo e manda messaggi accarezzandosi tette e figa sotto gli occhi del marito che, da quel che si dice, è un cuckold; decido di colpo di lanciarmi in una diversa situazione.
    
    Vado difilato al bancone, mi inserisco fra i due, facendo spostare il maschio, ed ordino un margarita; in pochi secondi sono in intima conversazione con la signora che mi passa più volte la mano sulla patta per accertarsi che la consistenza si adatti; dopo di che mi invita apertamente ad andare a scopare a casa sua; le chiedo con lo sguardo di suo marito; fa un gesto come per scacciare un moscerino; mi viene in mente che è così che Laura mi considera.
    
    Consuelo abita col marito nel nostro stesso albergo, al quarto piano; il cornuto ci precede e ci apre la porta della camera; il letto è doppio, meravigliosamente grande; una poltrona in angolo, ai piedi del letto, è il punto di osservazione di lui che si va a sedere, apre la patta e tira fuori un cazzetto microscopico; lei gli impone di non masturbarsi ancora e intanto fa cadere il pareo e il bikini che indossa, rimanendo nuda.
    
    E in carne, ma assai ben fatta e proporzionata; nemmeno l’accenno di pancetta disturba la visione di un corpo decisamente tonico, con gambe muscolose e ben modellate, fianchi larghi ma sodi e ...
    ... armoniosi, tette grosse ma che si reggono bene da sole e finiscono in aureole larghe e scure su cui troneggiano capezzoli grossi e duri già in eccitazione; il viso è dolce, quasi bambinesco, con occhioni grandi, bocca carnosa e capelli ricci e corti a coronare la testa ben modellata.
    
    Si sdraia sul letto ed apre le braccia, invitandomi a raggiungerla; salgo in ginocchio e mi piego col busto sul seno matronale che comincio a leccare dalle mammelle, girando a ghirigori con la lingua; mi prende la testa e la guida lungo le due tette indicandomi i punti di maggiore erotismo; passo sulle aureole, prima una poi l’altra, e la sento vibrare di gioia; arrivo ai capezzoli e ne prendo uno tra le labbra e poi tra i denti; mi incita a mordicchiare, senza farle male; eseguo e gode.
    
    Ho perso di vista suo marito; me lo ritrovo dietro che mi lecca i coglioni stimolandomi una grossa libidine; lei mi indica con gli occhi di lasciare fare; scivolo con la lingua sullo stomaco verso l’ombelico; sobbalza sul letto e sembra spinta da un forza elastica verso l’alto; continua a rabbrividire, a scuotersi e a saltare mentre scendo via via verso il monte di venere, fino alle grandi labbra che separo con un dito immergendomi nel mare di umori che ha scatenato.
    
    Alle mie spalle, l’uomo ha afferrato il cazzo e lo manipola in una masturbazione sapiente e lussuriosa; si ferma ogni volta che si rende conto che l’eccitazione mi sta portando all’orgasmo; mi sposto fra le cosce di lei e la lecco dal retro ...
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