1. Le corna di laura 2


    Data: 27/09/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Dormo come un sasso; tre scopate, e di che qualità!, in un sola giornata sono abbastanza da abbattere anche un cavallo; ma sono felice; il sole è già alto e Laura, ovviamente, non è in camera; molto probabile che sia in spiaggia o a fare pompini da qualche parte; ormai me ne sbatto altamente e vado a fumarmi la prima sigaretta del mattino sul terrazzo a mare.
    
    “Buongiorno, Paolo!”
    
    Mi giro sorpreso, e resto incantato; rossa di pelo e lentigginosa, con occhi verde smeraldo, il profilo affilato e sottile, bella da incantare, una meravigliosa ragazza mi guarda dal terrazzino a fianco, quello di Edvige.
    
    “Ciao, tu devi essere Petra; Edvige mi ha parlato di te.”
    
    “Già; e a me ha raccontato anche molto altro; io parlo italiano, non benissimo ma abbastanza; quindi non stiamo a cercare gesti per comunicare; lei è andata a fare spese; oggi toccava a lei; per par condicio, ti tocca venire di qua e farmi fare tanto amore; bada, se pensi di venire a scopare, risparmiatelo; a lei hai dato sensazioni che non cancella; voglio amore da te.”
    
    Non servono altre parole; prima che abbiamo finito di parlare, sono già davanti alla sua porta e mi accoglie con un caldo bacio; serrata la porta alle spalle, mi spinge verso uno dei lettini disfatti, mi stende supino e mi sfila il pantaloncino; comincia a baciarmi il petto e si ferma a succhiare i capezzoli che reagiscono da par loro e mi fanno sentire brividi freddi dappertutto; allungo una mano verso di lei e slaccio i fiocchetti che ...
    ... legano il costume; infilo due dita in figa e la masturbo.
    
    Monta sul lettino, a contrasto con me, e mi offre la figa e il culo da leccare; lo faccio con diligenza e devozione; il sessantanove, per sua conformazione, impedisce un orgasmo rapido, perché le emozioni si perdono tra il dare e il ricevere; questo però prolunga la goduria e per un tempo immobile ci prendiamo il sapore, lei del mio cazzo, io della sua figa e del culo; poi lei mi blocca la testa tra le cosce e attacca il pompino vero e proprio.
    
    Non è di primo pelo, la rossa, e ci sa fare enormemente con la bocca; mi succhia dalle palle anche l’anima e mi porta spesso all’orgasmo; puntualmente, si ferma ed allenta la presa delle cosce; attacco a succhiare io e divento un’idrovora che strappa dalla figa tutto il godimento; le labbra artigliano il clitoride e lo succhiano; le mani passano dal culo alla figa continuamente e la sottopongo ad una masturbazione infernale; si arrende e conclude squirtando nella mia bocca.
    
    Il lettino è piccolo, appena per una persona; non consente molte manovre; mi spinge a terra, su un tappeto morbido, mi infila un preservativo e si impala sul cazzo scopandosi a lungo; si gira di spalle e riprende, mentre con una mano si martirizza il clitoride; non impiega molto a raggiungere un nuovo orgasmo; si sdraia sul tappeto e mi tira addosso; mi sdraio accanto a lei e mi dedico ai capezzoli duri e vogliosi mentre lei mi tiene in mano il cazzo ancora ritto.
    
    Mi abbasso sul viso e la riempio di ...
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