1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 13


    Data: 25/09/2020, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    ... volevo riavere mio figlio. Ho provato più volte a presentarmi a casa di Martha, ma, puntualmente, davanti alla porta la paura mi prendeva e me ne tornavo a casa con la coda tra le gambe.”
    
    “Paura di cosa?” Dissi.
    
    “Di vederla felice. Non entrai nella sua stanza per mesi. Poi un giorno presi coraggio e lo feci. Nascosto nel cassetto trovai dell’intimo da donna che lei aveva comprato e addirittura dell’intimo che io ero convinta di aver perso. Trovai addirittura un dildo nascosto in una scatola di cavi elettrici. Rimasi disgustata. Poi però ci pensò una mia amica a farmi cambiare testa. Si chiama Michelle. Non mi presentai a lavoro per due settimane, tanto che ero distrutta. Lei, preoccupata, si presentò a casa mia senza preavviso e bussò alla mia porta per ore. Mi trovò in pigiama, con i capelli completamente sporchi, il volto scavato, due occhiaie che mi arrivavano al naso. Avevo perso otto chili. Non ebbi nemmeno coraggio di parlare. Lei semplicemente mi abbracciò e rimanemmo così per ore. La cosa continuò per giorni. Lei si prese cura di me, mi aiutò a mangiare di nuovo, a lavarmi, a fare tutte le piccole cose, senza mai chiedermi nulla. Finché poi le raccontai ciò che avevo passato e ciò che avevo visto. Le raccontai di Mallory, di Henrietta, di Martha. Lei mi ascoltò per ore e ore, senza mai giudicarmi o dire che avevo sbagliato.
    
    Poi però mi fece capire che in realtà ero io ad aver giudicato la sessualità in maniera sbagliata. Mi raccontò di come la viveva lei ...
    ... con il suo compagno, di come, nonostante lo amasse con tutto il suo cuore e non avrebbe mai scelto una persona diversa con cui passare la sua vita, entrambi avessero rapporti con altre persone, anche insieme, nella stessa stanza. 
Per me era follia pura. Iniziai a darle della puttana, della sgualdrina, la cacciai. Lei sorrise e se ne andò, per poi tornare da me il giorno dopo. Non mollò con me, nonostante tutte le cose dette il giorno prima.
    
    Iniziò a farmi scoprire il suo mondo piano piano, prima raccontandomi qualcosa di leggero, poi mi fece vedere qualcosa. Iniziai a capirei che forse ero io ad essermi trattenuta troppo in tutti questi anni. Pensa, non mi ero nemmeno mai masturbata.
    
    Non avevo intimo femminile, la mia vita era tutta un trattenersi, a causa di qualcuno che ormai non c’era più. 
Mi portò a fare shopping, mi fece rifare il guardaroba, mi aiutò ad uscire nuovamente di casa.
    
    Mi portò spesso in un bar, ammetto che le prime sere andarono malissimo, nessuno ci guardava. Poi una sera, dal nulla, mi baciò. Io scappai, lei mi rincorse.
Arrivò fuori casa mia, io ero già dentro. Lei si scusò, rimanendo sull’uscio, io aprii la porta, la feci entrare e la baciai. Puoi immaginare come sia andata a finire.
    
    Quando le parlai del dildo di Mallory lei andò in estasi e lo usò su di me per parecchio tempo.
    
    Mi presentò a suo marito e fu la mia prima threesome. Diventammo sempre più legati ed io diventai sempre più disinibita e spinta.”
    
    “In che senso?” Dissi
    
    “Oh ...
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