Incomunicabilità 3 - Racconti Erotici

Incomunicabilità 3

... sessualità, con il tuo talento per gli affari e per il potere, a stare tanti anni con una oca giuliva come mamma? Forse però devo chiederlo a te, Rebecca, che in quegli stessi anni vivevi col tuo Mario dieci ore al giorno; a mamma servivano due giorni, per passare lo stesso tempo col marito, se si ricordava di farlo; quante amanti ha avuto, visto che non ti ha toccato fino a che mamma ha sballato?”

“Laura, come suggerisce Pavese, gli sbagli sono sempre iniziali; se non fosse così, non avresti sposato tuo marito e avresti tentato una carta diversa, forse più ricca di speranze; io mi innamorai di un ragazzina casta e ingenua; vai a prevedere che era solo immatura e che non avrebbe mai né desiderato né pensato di crescere; la sua levata di scudi mi ha spiazzato; ma è andata così dall’inizio ed ora posso solo sperare che si rifaccia una vita lontano da me.”

“La vita è bella perché è ‘avariata’; non fatevi questi problemi; le cose andranno a posto prima che ve ne accorgiate. Vogliamo continuare a fare l’amore, fare una breve sosta e poi riprendere o considerare conclusa la serata?”

“Rebecca, amore mio, da chi ti farai riempire la figa e dove, se qui consideriamo conclusa la serata? Non mi ricordo di averti scopato né in figa né in culo e neppure in bocca; non avevi con me un debito e un credito? Stai farneticando; riposiamo quanto vuoi; ma io voglio scoparvi fino a restare per sempre a letto, per svuotamento di tutte le forze; una coppia di donne così belle non se la sogna nessuno; ed io dovrei smettere dopo averle solo assaporate? Vieni a letto, forse per dormire, amore mio .. “