1. La gabbietta 2


    Data: 18/09/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... pagheranno tutti e due questa umiliazione inferta al mio ‘fratello’.
    
    Mia cara ‘madame’, adesso saprai quanto pesa il mio potere e quanto faccia male, se viene offeso da qualcuno che non ha misurato le forze; scoprirai come si finisce facilmente dalle stelle alle stalle nel nostro ambiente; per quel che riguarda quel magnaccia del tuo complice, saprà da domani stesso cosa significa essere umiliato e mortificato, nella vita e nel lavoro; lo manderò a fare il facchino nei magazzini e ritirerò l’assegno ospedaliero a sua madre.”
    
    “Non me ne frega niente del tuo potere, della vergogna di cui mi coprirai; solo una cosa mi dà dolore ed è la coscienza di avere fatto male a un ragazzo senza colpa; io, dopo quell’episodio, non ebbi notizie di lui; Leonardo mi assicurò che tutto era filato liscio; mi aveva detto che lui era proprietario della fabbrica e Marco amico suo personale; ora mi dici che puoi declassarlo e che mantieni sua madre all’ospedale; non credermi, se non vuoi; ma l’unica cosa che voglio è parlare con Marco.
    
    “Per dirgli cosa?”
    
    “Che non avevo voluto fargli del male, quel pomeriggio; che ero e sono vittima come lui dell’odio di un imbecille al padrone potentissimo che gli fa l’elemosina di mantenere sua madre all’ospedale, perché sono certa, ora, che lui legge così le cose; per spiegargli che mi sono innamorata stupidamente di te e che solo quando hai rivelato la verità ho capito che volevi solo farmi soffrire come lui aveva sofferto, ma che non provi per me ...
    ... altro che odio, perché ai tuoi occhi merito solo quello.”
    
    “Imma, questo non posso consentirtelo; Filippo ha appena dichiarato che ti aveva invitato per vendicarsi, ma che si stava innamorando di te; io a lui credo sempre, perché è leale e onesto; tu hai per lo meno molte bugie di farti perdonare.”
    
    “Va bene; non avevo sentito; se davvero mi vuoi un po’ di bene e sei tanto legato a Marco, fammi l’elemosina di riportarmi a casa tua; poi deciderai quando e come cacciarmi; ma solo tu puoi farmi incontrare Marco; ho bisogno di chiedergli almeno perdono per il male che gli ho fatto senza rendermene conto perché ero manovrata dal burattinaio.”
    
    “Sei sempre paradossale; passi due anni con uno che millanta potere e soldi ma non lo hai riconosciuto quando sei venuta in fabbrica con me e lui riparava un camion sotto i nostri occhi; ti fai trascinare, a quel che dici, a fare cose ignobili e forse illegali; cerchi di concupirmi per stare bene con me e ora parli di innamoramento; stamattina però sbavavi per il presunto fidanzato; mi proponi le manette ma ti ribelli alla cintura di castità; adesso all’improvviso ti penti e vuoi addirittura incontrare la tua vittima. CHI SEI, maledizione?”
    
    “Sono una povera imbecille che ha fatto tanto male senza rendersene conto, che si è fatta abbindolare da un inetto che cercava una vendetta che lo distruggerà; ho sbagliato tutto; l’unica cosa che mi salva è che ti ho amato sin da quando ti ho portato nel tuo letto; è vero, l’ho voluto io perché ...
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