1. Una strana situazione


    Data: 17/09/2020, Categorie: Etero Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... pianto liberatorio. ‘Adesso vado giù e lo ammazzo!’, esclamò Mario, quando sua moglie si fu calmata un poco. Si alzò furente, uscì di casa correndo, con Isabella dietro che lo pregava di non fare stupidaggini. Mario aprì la porta della portineria ed urlò: ‘Ti ammazzo, brutto stronzo!’. Si gettò su Piero seduto alla scrivania. Il portinaio, più robusto di Mario, si alzò di scatto e bloccò l’aggressore, spingendolo. ‘Stiamo calmi. La mogliettina ha spifferato tutto, immagino’, disse con tono mellifluo. ‘Come hai fatto a fare una cosa del genere! Sei una bestia!’, esclamò Mario. ‘Siediti e stai calmo. Dobbiamo discutere di alcune cose. Io e te’. Mario, stupito e intimorito dalla sua sicurezza, si sedette lentamente. Isabella, in lacrime, si avvicinò all’altra sedia, ma Piero le disse secco: ‘Tu no! Stai in piedi’. ‘Non parlare così a”. ‘Stai zitto’, lo interruppe, poi proseguì: ‘Tua moglie mi &egrave sempre piaciuta. Adesso ho deciso di farla diventare la mia schiava’. Mario era sbalordito, aprì la bocca per dire qualcosa, ma Piero alzò una mano per zittirlo e ricominciò a parlare: ‘E tu non puoi fare niente per impedirmelo. Conosco molto bene Marconi e potrei influenzarlo’, Marconi era il principale committente dell’azienda metalmeccanica di Mario, se avesse smesso di farlo lavorare, la ditta avrebbe chiuso, lasciando a casa un centinaio di persone. Mario era distrutto, sicuramente se avesse fatto qualcosa, Piero avrebbe parlato con Marconi e di certo aveva qualche altro asso ...
    ... nella manica per tenerli in pugno. Cedette. ‘Vai a preparare la valigia per la tua trasferta’, disse Piero con finta gentilezza. Mario si alzò e uscì dalla portineria con lo sguardo basso, senza incrociare gli occhi di sua moglie. Quando la porta si fu chiusa, Piero disse: ‘Adesso ti vai a fare tagliare i capelli dove ti dico io. Sanno già che taglio farti’. ‘Non voglio tagliarli’, protestò Isabella. ‘Non ho chiesto il tuo parere. Adesso spogliati che devi cambiarti. E non protestare, ma di: ‘Si padrone”. ‘Si, padrone’, sussurrò la donna. ‘Non ho sentito. Vuoi che tuo marito fallisca? Ripeti’. ‘Si. Padrone’. Isabella si spogliò: indossava un maglione di lana e dei pantaloni comodi, sotto aveva un intimo nero normale. Piero le diede un vestitino rosso che le copriva a mala pena il sedere e aveva una scollatura profondissima. Niente reggiseno ne mutandine. Trovarsi nuda davanti a quell’uomo le diede una sensazione sgradevole, ma resistette ed indossò quello che le aveva dato. Piero la divorava con gli occhi e aveva già un’evidente erezione, ma si trattenne. Le passò un paio di sandali con il tacco 12, poi le disse: ‘Adesso vai’, le diede l’indirizzo. Isabella sapeva che avrebbe avuto un freddo terribile, ma non disse niente, sapeva che non sarebbe servito. Camminando verso il parrucchiere, tentò di procedere disinvolta, ma la gente la guardava come se fosse una prostituta. I suoi vestiti non dimostravano il contrario. Quando entrò il parrucchiere le disse: ‘Ti stavo aspettando’, ...