Il pipistrello (Atto I, scena II)
Data: 15/09/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: Beinhorn, Fonte: RaccontiMilu
... del suo culo” lo rintuzzò il notaio “Sul serio?” disse, faticando a rimanere sull’argomento, il conte. “Vi pare che una femmina del genere possa scherzare?” disse serissimo il notaio Il conte avrebbe raggiunto l’apice ben presto, ma la ragazza, esperta di queste pratiche, lo intuì e si staccò. Anche il notaio uscì dalla fessura madida trascinandosi dietro filamenti di umori. Andò verso una vetrinetta e ne estrasse una scatola. “Vedete, conte Gabriel, soddisfare la signorina Cleo richiede una certa dose di energia di cui la nostra età può difettare. Il farmacista Weber mi ha consigliato queste pillole, sono veramente eccellenti in tal senso. Le provi.” disse porgendone una sul palmo della mano. Versò un bicchiere di acqua da una brocca in un bicchiere e ne deglutì a sua volta. Lo stesso fece il conte Von Eisenstein. I due uomini, coi loro cazzi svettanti erano in piedi, quasi fronteggiandosi. Cleo girò intorno a loro accarezzando le loro schiene e le loro aste che sussultarano al tocco. Poi, messasi in ginocchio, prese a giocare con i loro attrezzi, segandoli. Gli uomini si fecero vicini e lei, attirandoli a sé, li stuzzicò con la lingua sapiente e le mani. “La nostra Cleo”, disse il notaio trafelato “ha bisogno subito di una razione del nostro nettare, mio caro conte. Forza. Innaffiamo questa coppia di tette stratosferiche” Imboccò i membri, alternandoli, e segandoli con entrambe le mani. I due fenomeni colavano sudore dalle fronti. Dinnanzi a questo spettacolo di donna ...
... dedita al loro piacere, non servì molto affinché esplodessero. Una cascata di sperma simultanea inondò le tette e il viso di Cleo. L’innaffiamento fu abbondante, gocce di nettare colavano tra i seni, dal collo e sulle guance sorridenti. “Ora daremo un’altra razione del nostro prezioso seme alla nostra famelica assistente e soprattutto il suo meritato piacere”. Disse il notaio ancora ansimante. Cleo era rimasta accovacciata. Colarono gocce di sperma che macchiarono il tappeto. I due si avvicinarono ed ella prese possesso con entrambe le mani dei due falli. Bastarono una manciata di secondi e le due mazze, un momento prima inerti, tornarono in vigore tra lo stupore del conte e la risatina di approvazione del notaio. “Si ricordi di prenderne un paio anche per stasera”. disse il notaio visibilmente soddisfatto. Il notaio si sdraiò a terra e la ragazza prontamente si impalò sopra. Con una mano raccolse cospicui umori e si cosparse il solco e l’ano con essi. “Forza, signor Conte. Spaccatemi il culo e riempitemi. Non aspetto altro”. Il conte eccitato come poche altre volte si piazzò dietro di lei, menandoselo per mantenerlo eretto e stringendo la vita della ragazza provò a forzare la rosellina del culo già dilatato dalla posizione. Cleo si era fermata per agevolare l’operazione. Non fu semplice data l’importanza dell’addome del conte, ma alla fine cacciando un urlo accolse tutto il turgido e nobile membro dentro di sé. Sincronizzandosi con le spinte del conte prese a riprendere la ...