1. Il pipistrello (Atto I, scena II)


    Data: 15/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: Beinhorn, Fonte: RaccontiMilu

    Nel momento esatto in cui la signora Rosalinde riceveva, con grande ed estrema, nonché reciproca, soddisfazione, fiotti di generoso sperma nelle proprie viscere, suo marito, il conte Gabriel Von Eisenstein, e l’avvocato Blind stavano discutendo seduti ad uno dei tavoli appartati del Caffè Schwarzenberg. Il conte era un uomo di quasi cinquant’anni dal fisico corpulento e abbastanza appesantito dalla sedentarietà. Due grandi favoriti incorniciavano la faccia tonda e rubizza. I capelli, non troppo corti e abbastanza mossi, avevano striature laterali grigie. Indossava vestiti eleganti, degni della sua posizione sociale. Blind aveva qualche anno in meno. Un fisico molto più asciutto e un viso imberbe. Era riconosciuto come uno dei più apprezzati legali dell’alta società viennese e viveva una vita parecchio agiata proprio per questo motivo. La settimana prima si era svolta l’udienza di appello in cui il conte, imputato di oltraggio a pubblico ufficiale, era stato condannato a tre giorni di carcere. La discussione tra i due appariva oltremodo accesa. Blind, il cui imbarazzo era palpabile, stava subendo una accalorata reprimenda dal conte per via dell’ordinanza del giudice ricevuta il giorno precedente. Avrebbe dovuto consegnarsi la sera stessa al carcere di Alsergrund per iniziare la pena comminata. Blind, dal canto suo, non poteva nascondere la sufficienza con cui aveva gestito il caso del nostro conte. Preso da mille impegni, ben più gravosi, aveva investito dell’affare uno dei ...
    ... suoi associati, forse il peggiore dei suoi assistenti, e questo ne era il risultato. Ora, nessuno è mai felice di consegnarsi ai propri carcerieri, ma Von Eisenstein era furioso per una ragione semplice: quella sera ci sarebbe stata la festa del principe Orlofsky e per nulla al mondo avrebbe voluto perderla. Possibile che quell’insignificante leguleio non fosse stato in grado di chiedere e ottenere una proroga? “Voi siete un incapace, caro Herr Blind”, urlò strozzato e paonazzo il conte. “Ma… Io, temo di avere fatto il poss…”, disse, provando a giustificarsi il povero avvocato. “Affatto. Voi non capite. La festa di stasera è di capitale importanza. La mia presenza è ASSOLUTAMENTE necessaria. Ne va della mia reputazione. Molto più di qualche stupido buffetto che possa avere dato a quell’idiota di poliziotto quella sera. Voi dovete fare qualcosa altrimenti, quanto è vero iddio, non avrete un soldo da me. Anzi, considerate chiusa la vostra collaborazione con me.” Disse questo tutto in un fiato, restando quasi in apnea. Detto ciò, travolto dall’ira, estrasse dal panciotto il libretto degli assegni e la stilografica. E iniziò a compilare il primo foglio libero. “Tenetevi i vostri duecentocinquanta marchi e sparite dalla mia vista” “Ma si era pattuito che…” “Oh, piantatela con il piagnisteo. Ci eravamo accordati su cinquecento se, e dico se, mi aveste scagionato da quella ingiusta e inutile accusa. Ora me ne andrò e non provate a farmi pagare il conto” E dicendo questo, lanciò il ...
«1234...»