Storia di Olga ed Enrica
Data: 14/09/2020,
Categorie:
Etero
Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu
... ginocchio, lui le fece abbassare la testa fino al materasso e cominciò a leccarle l’ano, a penetrarla col dito medio, a bagnarla con la sua saliva. – Come è bello così, amore, è bellissimo, fammelo ancora. Poi Gianni prese un tubetto dal comodino, era vasellina trasparente che lui usava per le mani, e la unse e si unse il cazzo. – Voglio fartelo con dolcezza – le disse, e lei rispose: – Rompimi, fammi tua completamente. Cominciò a passarle il cazzo tra le natiche, passandole sull’ano. Lei aveva brividi di piacere per quelle carezza fatte col glande. Poi poggiò il glande duro sul suo ano e cominciò a spingere pianissimo. Sapeva di farle male, ma oramai la libidine lo aveva preso e voleva farglielo. Aumentò la pressione, sentiva qualche reazione di lei al crescere della pressione. Allora la afferrò per i fianchi e spinse con tutta la forza delle sue reni e con tutto il peso del suo corpo. La sentì gridare. – Aiaa, amore, come fa male. Ahiaaaaaaaaa….fa male, brucia……. Ma lui sapeva che non poteva fermarsi e cominciò a penetrarla, sempre più in fondo, sempre con maggiore forza finché non glielo fece entrare tutto nel culo. Allora si fermò, aspettò che lei si placasse un poco e cominciò a chiavarla di forza, con l’inconscio desiderio di sfondarla. Le venne nel culo, il culo vergine gli aveva dato troppa stimolazione -, ma era anche l’istintivo piacere di sverginare ad eccitarlo. La portò in bagno, la fece sedere sul bidet ed aprì l’acqua fredda; poi andò in cucina e prese dei ...
... cubetti di ghiaccio. Lei gli mostrò il sangue sul dito con il quale si era toccata l’ano. – Pentita? – le chiese – Te lo farei fare altre mille volte solo per sentire il tuo piacere quando vieni, come l’ho sentito mentre soffrivo.
Olga si assentò per circa due settimane; il marito di Enrica non rientrava, lei non sapeva nemmeno che fine avesse fatto. Ebbero quel tempo per incontrarsi ancora, di pomeriggio e di notte. Si consumavano a fottere senza risparmiarsi ogni volta che potevano Al telefono Olga le chiese: – Rica, dimmi la verità: te lo sei fatto? – Olga, tu non c’eri, sono stata tentata e mi sono fatta fare da lui. Sei arrabbiata con me? – Ma no, amore, ti capisco; però lo rivoglio. – Olga, io lo amo. – Allora dovremo dividercelo, troveremo un modo. Tuo marito? – Lo hanno arrestato mentre faceva un pompino ad un ragazzo in macchina. Appena l’ho saputo, ho messo tutte le sue cose in due valige e le ho mandate alla suocera. L’avvocato dice che sarà giudicato con urgenza e con la sentenza potrò chiedere il divorzio immediato. Ora è tutto chiaro. Tuo marito? – Beh, la morte della madre lo ha fatto ricco, finalmente, ed allora posso chiedergli il divorzio, adesso può pagare. Qui ho potuto farmi il garagista; non è molto ma sai, quando si comincia, allora non vuoi più fermarti, lo vuoi e basta. Sai che pensavo? Ora siamo due donne sole. Vieni ad abitare da me, fra di noi non c’è gelosia. Lui ci vuole tutte e due. Però io, se capita, lo faccio anche con qualcun altro, mi fa ...