1. Storia di Olga ed Enrica


    Data: 14/09/2020, Categorie: Etero Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    – Olga, guardi il suo terrazzino? Per te quello è diventato una fissazione. – Rica, quando lo vedo mi vengono i capezzoli duri . – Ma neppure lo conosci, neppure lui ti conosce. – Troverò il modo di conoscerlo. Sai, quando l’ho visto scopare….avevano la finestra della veranda aperta. Ho preso il binocolo a infrarossi di mio marito….un palo, il suo è così. E poi quella donna che si torceva sotto i suoi colpi. Ho visto la sua reazione quando l’ha penetrata, credo l’abbia inculata. E poi non smetteva mai, per mezz’ora, a chiavarla di forza. – Ma non puoi spiare nella intimità delle altre persone. E’ una brutta cosa. – Si, hai ragione, ma non sono pentita. Vorrei farmelo. – Ma sei impazzita? Abitate difronte, a venti metri di distanza, nello stesso palazzo. Succederebbe uno scandalo. E poi….tuo marito? – Già, la solita scopatina settimanale di venti minuti e poi devo andare in bagno a farmi da sola. – Olga non fare sciocchezze. – Troverò il modo di conoscerlo. Te l’ho detto, voglio farmi fare da lui, come quella donna.
    
    Il palazzo aveva due ali, la A e la B, i loro terrazzini erano uno di fronte all’altro al quarto ed ultimo piano. Rica era la sua amica del cuore, abitavano porta a porta; era sposata ma anche lei soffriva per un marito che non le dava piacere e che passava le serate a giocare, diceva. Olga era alta, longilinea, un corpo bello con grande seno e cosce un po’ grosse, finta bionda, capelli lunghissimi. Il viso non era bellissimo, aveva la mascella un ...
    ... po’pronunciata, ma piaceva molto agli uomini. Rica era una brunetta, piccola di statura ma molto ben proporzionata. Aveva occhi neri molto belli ed il viso era bello, quasi da ragazza.
    
    Accadde una mattina, vicino agli ascensori. Lui aveva tre borse della spesa, le aveva poggiate per terra e cercava con ansia la monetina per l’ascensore. Olga ebbe un lampo. Prese una monetina si avvicinò a lui e gliela porse. – Grazie, signora. Mi ha salvato. – Lo credo. E’ capitato anche a me di non avere monetina, e salire fino al quarto piano a piedi è una vera faticaccia. Lei non mi conosce, ma io la vedo sempre, i nostri terrazzini sono l’uno di fronte all’altro. Mi chiamo Olga. – Piacere di conoscerla, signora. Mi chiamo Gianni..…..da non credere, salvato da una donna così affascinante. Come posso ricambiarla? – Ci saluteremo dai terrazzini, allora.
    
    – Rica, ha detto “affascinante”, gli piaccio. E vedessi come mi guardava i seni ! – Beh, tu ce li hai grossi e belli e qualsiasi uomo te li avrebbe guardati se ti vesti con un maglioncino così attillato che li spinge fuori. -Glieli faccio vedere….. – Olga! Ma che vuoi fare? Metterti a seno nudo sul terrazzo? – No, Rica. Una video chiamata. Mi è arrivata la ricevuta della compagnia telefonica, non ho ancora aperto la busta. La metto nella sua casella, come fosse un errore del postino, i nostri cognomi hanno la stessa iniziale. E aspetto. Nella ricevuta c’è anche il mio numero di telefonino. – Pensi che lui capisca?
    
    – Signora Olga, deve scusarmi. ...
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