1. Storia di Olga ed Enrica


    Data: 14/09/2020, Categorie: Etero Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    ... specchio e Gianni la vide nuda. – Volevi questo? – gli chiese con una punta di ironia – Sei bellissima, Enrica, mi riempi di desiderio. Lei spense la videochiamata e lasciò soltanto la voce. – Scusami, Gianni, ma per una donna che viene trascurata c’è sempre il desiderio di farsi ammirare. – Vieni da me e parliamone da vicino. – Da vicino non ti potrei fermare, e forse neppure lo vorrei, ma non vorrei fare un torto ad Olga. – Lei non c’è e non abbiamo nessuna ragione per dirglielo. – E se poi ci volessimo ancora? – Olga non è mia moglie, io sono un uomo libero. Vieni oggi? – In pomeriggio vedo se posso. Ma tu fammi una promessa: non sarà solo una avventuretta, vero?
    
    Rica ci andò verso le quattro di pomeriggio. Quando entrò. Lui la guardò dalla testa ai piedi. – Accidenti, come sei bella da vicino. – Le carezzò il viso e la baciò sulla guancia. – Tutto qui? – disse lei- Allora la baciò in bocca, la strinse e la sollevò continuando a baciarla ed anche lei lo baciava dappertutto: nella bocca, sul viso, sul collo. Era affamata di amore e lui lo capiva. La portò nella camera da letto che dava sulla veranda. – Voglio vederti di nuovo, da vicino, stavolta. – Spogliami tu, allora. Capì quanto gli piaceva quel corpo da ragazza, coi seni piccoli e la pelle vellutata; gli dava uno strano desiderio di tenerezza e di possesso. La teneva davanti a sé, nuda e calda, e le mise il cazzo tra le cosce, sotto le fica. – Gianni, come sei bello lì, mi fai morire di desiderio. Vieni. Si mise ...
    ... inginocchio sul letto aspettando che lui la penetrasse. La sentiva ansimare, glielo spinse lentamente, voleva che sentisse tutta la sua grandezza. – Ah, Gianni, come è bello, come ti sento dentro di me, forte e duro, e pieno di desiderio. Sbattimi, lo voglio io. La chiavava lentamente, tre colpi forti ed una piccola pausa e la sentiva gemere di piacere. Continuò, sentiva che lei stava per venire, ma non cambiò il ritmo. La sentì gemere più forte, spingersi anche lei contro il cazzo, farselo penetrare tutto nel corpo e sentì le sue esclamazioni di piacere. Allora cominciò a chiavarla di forza, a sbatterla fino a toccarle il culo con la pancia, spingendolo tutto e tirandolo fuori per penetrarla di nuovo, ed ancora. Allora sentì l’orgasmo fortissimo di Enrica che affannava nel respiro e gemeva forte. E le venne nella fica, mentre lei si stringeva per dargli più piacere. Dovettero aspettare parecchi minuto per calmarsi. Enrica rimase in ginocchio e sentiva lo sperma colarle sulle cosce. Poi andò in bagno a lavarsi, mentre Gianni prendeva due lenzuoli puliti. Poi Enrica lo chiamò dal bagno. – Vieni, amore, che ti lavo io. – gli lavò il cazzo sotto il lavandino, carezzandolo con la mano insaponata e sentì che le sue carezze cominciavano a provocare turgore al cazzo. Allora lo asciugò, lo baciò, poi ci pensò un attimo e glielo prese in bocca; sentiva riconoscenza per quel cazzo che le aveva dato piaceri così intensi.
    
    – Gianni, ti sarò sembrata una puttana a farmi vedere nuda, ma ...
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