1. Storia di Olga ed Enrica


    Data: 14/09/2020, Categorie: Etero Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    ... vorrei spiegarti. – Enrica, tu non devi spiegarmi niente e non devi giustificare niente. A vederti nuda, ho avuto una emozione bellissima, e adesso mi hai fatto felice per l’amore che mi hai dato. – Ascolta. Io sono sposata con un uomo che non è mio marito, ma solo un coinquilino rozzo e stupido, che mi lascia sempre sola e che è incapace di darmi piacere. Mi sentivo disperata, vedevo Olga felice e ti volevo. Posso restare con te fino a domattina, lui non rientra ed io voglio una notte d’amore con te, dormire abbracciata a te. – Adesso metto una bottiglia nel frigo ed accendo il forno a micro onde. Abbiamo speso molte energia, giovanotta; adesso recuperiamo. Ma ne spenderei mille volte di più per averti, sei una donna che nell’amore diventa bellissima. – Perché? – Hai una fica bellissima ed hai un orgasmo che mi sconvolge e mi emozione. E’ bello davvero farti venire e sentirti mentre vieni. – Hai deciso di farmi innamorare? Guarda che ci vuole pochissimo.
    
    Continuarono a baciarsi anche durante la cena. Lei teneva addosso solo il magliocino e Gianni la penetrò con un dito e poi se lo mise in bocca. – Cosa fai? – gli chiese Enrica – Voglio il sapore della tua fica. Mi ha dato molto piacere.
    
    Enrica stava distesa sul letto, aveva bevuto un po’ e Gianni le stava baciando il corpo: quel seno un po’ piccolo coi capezzoli scuri e durissimi lo eccitavano. Le baciò la pancia, il pube, le cosce. Enrica era in estasi, si sentiva amata ed ammirata come aveva sempre desiderato. Poi ...
    ... lui dolcemente le allargò i piedi, la baciò sulla fica . Lei ebbe un brivido e lui le sussurrò: – Apriti tutta e dammela; voglio farti venire come fanno gli amanti. – Si, amore. Mi farai morire di orgasmo: tu non immagini neppure quanto mi piace piacerti. Leccami, ti prego. Gianni provava il desiderio di sentirla incantata dall’amore fisico. Le passò il dorso ruvido della lingua tra le piccole labbra facendola contrarre per il piacere. Poi arrivò fino al clito con la lingua, le strinse le labbra della fica per farlo emergere e glielo succhiò e mordicchiò sentendola ansimare e sciogliersi e mormorare: “Ancora, ancora…”; allora la penetro con indice e medio incrociati e muoveva la mano chiavandola con le dita mentre continuava a leccarle il clito. Lei si strizzava forte i capezzoli, allargava le cosce per offrirsi di più, gli andava incontro sollevando il bacino. Poi disse: “Non fermarti amore, continua ancora, sto per venire.” Quell’orgasmo fu una vera esplosione; lei si dibatteva sotto la lingua e le dita ed emise un piccolo grido di piacere quando raggiunse il primo impulso dell’orgasmo. Gianni continuò ancora, voleva che lei consumasse tutto l’orgasmo, sapeva che quello della donna si spegneva lentamente. – Come faccio a non amarti – gli disse – quando vorrei darti tutto perché tu mi dai tutto? Ah, amore, voglio che mi fai una cosa. Non l’ho mai fatta ma voglio che sia tu ad avere questa soddisfazione. Voglio che mi fai anche il culo e non importa se mi fai male. Si mise in ...
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