Amanda e il suo padrone (6ª parte) - Racconti Erotici

Amanda e il suo padrone (6ª parte)

... modi e fa dei pompini favolosi"

Tutti si fecero una grossa risata.

"È da provare allora" disse Davide.

"Ovviamente" rispose Giacomo "...e non solo la bocca"

Di nuovo tutti a ridere

"Comunque complimenti Giacomo, questa è proprio una bella vacca. Meglio della precedente" disse Fabrizio.

"Un colpo di fortuna, l'ho trovata quasi per caso, la conosco da molto tempo e avevo capito che era frocio ma non mi aspettavo fosse anche così porca e sottomessa" dicendo questo Giacomo mi strattonò con il guinzaglio e mi portò verso il tavolino indicandomi di salirci sopra come facevo sempre.

"Ha pure un bel culo" disse Giacomo mostrandolo ai due come se fosse merce in vendita "e stasera è a nostra completa disposizione e farà tutto ciò che vogliamo" poi rivolgendosi a me disse "Vero cagnetta?"

Ed io con voce tremolante per l'eccitazione di ciò che mi aspettava risposi "Si Padrone. Comandi tu"

Di nuovo tutti a ridere. Intanto i due su invito del mio Padrone mi toccavano, erano alquanto eccitati, Davide mi maniava il buchetto mentre Fabrizio invece cominciò a darmi schiaffi sul culo poi si spostò davanti e si abbassò per guardarmi in faccia "sai Giacomo ha proprio una bella boccuccia la troia" e nel dire questo mi strinse le guance con una mano costringendomi ad aprire la bocca e inaspettatamente mi sputò in bocca ridendo di gusto "Ingoia troia, questo è solo un un'aperitivo, dopo ti farò bere qualcosa che apprezzerai molto di più"

E tutti di nuovo a ...

... ridere.

"Sai Amanda, questi due amici sono molto porci, forse anche più di me e se farai la brava vedrai che ti divertirai. Hanno dei cazzoni che non hai mai visto in vita tua. Ecco perché prima ti ho allargata un pochino. Cosi li prendi meglio"

Pensai che mi aspettava una serata alquanto movimentata ma anche piuttosto speciale.

E quindi decisi che ormai ero in gioco e se volevo godermela appieno dovevo rilassarmi e dare il meglio di me.

Fortunatamente cominciò la partita e i tre si accomodarono sul divano molto presi dalle azioni di attacco da parte degli azzurri.

Giacomo quindi mi ordinò di portare qualche birra e gli stuzzichini e fatto ciò con un gesto mi indicò di mettermi in a quattro zampe di fianco la sua poltrona.

Il clima era molto concitato e si respirava un'aria di nervosismo anche perché al 40º del primo tempo la nazionale era in svantaggio per 1 - 0.

I tre si dimenavano come se fossero anche loro in campo, imprecavano e insultavano di continuo sopratutto l'arbitro ma anche alcuni giocatori della nazionale.

Il più esaltato dei tre era Fabrizio ed avevo capito che doveva essere anche il più porco.

Lo vedevo molto interessato a me, ogni tanto mi lanciava un'occhiata e si toccava il cazzo e infatti, ad un certo punto, mi guardò e disse "Amanda, avvicinati, vieni, vieni a ciucciarmi un po' il cazzo, vediamo se riesci a farmi rilassare un po'"

Io guardai Giacomo come per chiedere la sua approvazione e lui sorridendo mi diede due pacche sul culo ...