1. Lezioni di mountain bike


    Data: 02/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... davvero, davvero il suo pisello nella mia bocca.
    
    Dovevo averlo. Avevo l’acquolina al pensiero di succhiarlo.
    
    Senza perdere tempo mi chinai sopra di lui e lo succhiai completamente in bocca. Tutto, fino alla radice.
    
    Chiunque abbia avuto in bocca un uccello saprà quale meravigliosa sensazione è. Puoi percepire ogni piccola increspatura e farlo urtare contro le tue labbra sensibili. Puoi sentire il sapore del ragazzo: pelle, sudore e qualcosa di carnoso e indefinibile e puoi sentire il calore irradiarsi mentre masse di sangue vengono pompate.
    
    Il suo prepuzio mi solleticava il fondo del palato e la sua lunghezza giaceva lungo la mia lingua come se fosse stata creata per stare lì, e solo lì.
    
    Quasi venni solo alla sensazione di averlo fatto scorrere tra le mie labbra.
    
    Anche Tommaso era piuttosto colpito, ansimava, gemeva, piagnucolava, sollevando disperatamente i fianchi per incontrare la mia bocca. Era in paradiso, proprio come lo ero io.
    
    Non avevo modo di sapere se quella era la prima volta che veniva succhiato, quindi non avevo altra scelta che renderglielo speciale.
    
    Aspirando la punta, succhiando più forte che potevo, poi tirai indietro il prepuzio con le labbra e lasciai che la cappella sensibile sfregasse sulla mia lingua ruvida.
    
    Chiuse gli occhi e afferrò le lenzuola finché le sue nocche non diventarono bianche e scosse la testa da un lato all’altro mentre io facevo il miglior pompino della mia vita.
    
    Sapevo anche cosa lo avrebbe fatto volare ...
    ... oltre il limite. Allungai una mano tra le sue gambe alla ricerca del buco, morbido e cedevole, e lo penetrai con il pollice.
    
    Avevo ragione. Impazzì, dimenandosi come non avevo mai visto con nessun altro amante, uomo o donna. Era così agitato che fu una questione di altri trenta secondi e sussultò, il muscoli dello stomaco vennero in rilievo mentre il suo cazzo svuotava il suo carico nella mia bocca.
    
    Il suo orgasmo fu spettacolare ed arrivò in due ondate; pensavo fosse finita quando iniziò ad agitarsi, questa volta gridando forte mentre le sue sensazioni si intensificavano.
    
    Alla fine lo lasciai rilassare e tolsi il pollice.
    
    Rotolò su di un fianco, sollevando un ginocchio e abbracciandolo.
    
    Io mi sdraiai dietro di lui, afferrandolo in un abbraccio, stringendolo a cucchiaio.
    
    Ero più alto di lui ma, con la sua testa sotto il mio mento, la mia virilità era all’altezza del suo culo.
    
    Speravo non avesse problemi mentre lo stendevo lungo la sua fessura.
    
    Rimase immobile per un po’, respirando affannosamente, tremando di tanto in tanto come se fosse tormentato dalle scosse di assestamento del suo orgasmo.
    
    Lo tenevo stretto a me e lui teneva le braccia avvolte attorno a una delle mie, trattenendomi, rannicchiandosi nel mio abbraccio.
    
    Ero ancora duro, giacqui inerte per alcuni istanti, ma poi iniziai a strusciarmi delicatamente. La punta del mio uccello cadde naturalmente nella valle del suo fondo schiena e mi chiesi se c’era qualche possibilità che potessi ...