Io e luca: una storia di sottomissione - ii° episodio. i primi passi.
Data: 31/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69
... destro.
"Vai al bagno e lavati, se vuoi puoi farti la doccia...."
"Si ma sta volta mi devi segare, mi sono rotto il cazzo di fare il passivo..."
Luca non ne aveva alcuna voglia e quasi distrattamente me lo prese in mano, sopra al lavandino della cucina.
Io me ne venni dopo pochi istanti e schizzai ovunque.
Luca mollò il mio cazzo al primo schizzo e, allontanandosi in giardino, voltandomi le spalle e senza guardarmi disse: "pulisci bene tutto e fatti una doccia, io ti aspetto fuori...ma sbrigati...gli altri ci aspettano".
Mi sentivo svuotato, triste, in preda all'angoscia per quello che avevo fatto...tutti i pensieri che avevo sviluppato mentre pompavo il cazzo di Luca erano svaniti, lasciando il posto ai sensi di colpa e alla paura.
Prima pulii con cura il lavandino e le maioliche della cucina, usai addirittura il detersivo che trovai sotto il lavello, poi andai in bagno.
Davanti allo specchio vidi per la prima volta un'immagine che da quel giorno vidi riflessa centinaia di volte. L'immagine di un frocio sottomesso totalmente al cazzo, imbrattato e sfigurato dalla sborra.
Il mio viso e i miei capelli erano pieni di schizzi che lentamente stavano colando sulla mia maglietta.
Prima di entrare nella doccia, indugiai davanti alla mia immagine: con l'unico occhio che potevo tenere aperto, individuai uno ad uno i resti di sperma e cominciai a raccoglierli con le dita. Non potei resistere e, chiuso al bagno, cominciai a leccarli uno ad uno, ingoiando ...
... tutto. Quando tolsi gli schizzi sull'occhio destro, vidi che era rosso vermiglio e mi bruciava come se fosse entrato lo shampoo. Quell'irritazione durò qualche ora e in spiaggia tutti mi chiesero cosa avevo fatto all'occhio....Luca mi guardava con scherno e rideva di me.
Dopo essermi fatto la doccia e sciacquato la maglietta, a torso nudo raggiunsi Luca che era già seduto sul boxer, con il motore acceso.
"Quanto cazzo di tempo ci hai messo? ti sei sparato un’altra sega?....che frocio che sei!"
Ormai era chiaro: io ero sotto e lui sopra e così sarebbe stato fino al 2009 e forse fino ad oggi, con un livello di sottomissione da parte mia e di perversione dominante da parte sua sempre più crescenti.
Da quel giorno, fino alla fine dell'estate e quindi al nostro rientro a Roma, per tre volte sono stato da solo con Luca. Incontri brevissimi, senza mai scambiare una parola, dove io gli facevo regolarmente un pompino, mai con l'ingoio e lui mi faceva una sega maldestra e distratta.
Mi sentivo sempre più a mio agio in quella dimensione che mi vedeva genuflesso ai piedi di Luca e ormai avevo capito che non potevo fare a meno del suo cazzo.
Questa volta fui io a partire per Roma senza salutarlo ma speravo di incontrarlo a Novembre a casa di Tancredi per il suo compleanno.
Così fu, un giorno di Novembre lo rividi alla festa di Tancredi: era la prima volta che ci incontravamo a Roma, con abiti invernali.
Quando lo vidi, il cuore sembrava voler uscire dal petto: cazzo ...