1. La mia vita con lei 17 – Quarantena – La fine di tutto, anzi no


    Data: 18/04/2018, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... passata, stai qui con la tua topolona, mannaggia ai peperoni; sai non te ne sei accorto, ma anche io mi sono alzata almeno cinque volte stanotte, per andare al bagno a bere” “Ma che ore sono?” “Le tre e mezza” “Cazzo dobbiamo pure lavorare” “Ehi amore cominci a preoccuparmi; è sabato, non dobbiamo lavorare, ma cosa hai sognato te lo ricordi?” “Si mi ricordo tutto, di solito quando mi sveglio dimentico, ma ora ho proprio tutto davanti, come in un film” “Senti, scendo giù a prepararti una camomilla, poi mi racconti tutto, tanto non ho più sonno” “No amore mio, scendo con te, ci mettiamo sul divano” ho come paura a rimanere da solo, o meglio a non averla vicino a me, sono ancora sconvolto.
    
    Non pensiamo neanche a metterci le vestaglie e nudi come siamo andiamo prima in cucina e poi una volta pronte le camomille ci sediamo vicini sul divano, beviamo un po’ e sento che finalmente riesco a rilassarmi: “Non ti è mai successa una cosa del genere da quando siamo insieme, Riccardo. Ma cosa hai sognato te lo ricordi?” “Si me lo ricordo benissimo” “Comincia dalla fine però, quell’urlo e poi hai sussurrato qualcosa come che abbiamo fatto” “Ero convinto che fossimo morti entrambi Gabriella” “Ma che dici amore mio, che era successo?”; comincio a raccontarle il sogno dal principio, e appena arrivo al punto in cui la vedo scopare con quello mi stringe forte a se carezzandomi sulla nuca: “Oddio Riccardo, se lo avessi sognato io avrei vomitato nel sonno, ma come cavolo ti sarà venuto fuori” ...
    ... dice con voce disgustata “Dai continua” e proseguo nel racconto senza trascurare alcun particolare, fino ad arrivare al tragico epilogo e lei che aveva ascoltato senza reagire la scopata con Alessandra, alla fine mi abbraccia fortissimo e mi da un lungo bacio sulle labbra: “Amore mio mi dispiace da morire, non ti ho mai visto così” “Ti giuro era tutto così reale, mi sembrava di impazzire Gabriella” “Ti credo Riccardo ti credo, ma è stato solo un bruttissimo sogno. Non c’è niente di vero in quello che hai visto e neanche in quello che hai fatto vero?” mi chiede con sguardo falsamente sospettoso: “La seconda di sicuro non è vera, per la prima mi fido di te” le rispondo sorridendo; lei beve l’ultimo sorso di camomilla e mi stringe di nuovo a se: “Ti amo da morire Riccardo, non la darei neanche a mister universo, figurati a quello schifo d’uomo” “Anche io ti amo da morire Gabriella, e con la zozzona non succederà mai niente del genere te l’ho detto tante volte ormai, e non ho bisogno di giurartelo” “E io non voglio sentirtelo giurare; oh ma poi il sogno lo hai fatto tu, mica io; allora per tagliare la testa al toro ti prometto che se ti becco a scopartela in cantina, in sogno o no, prendo il coltellaccio e vi squarto a tutti e due, anzi solo a lei” “Benissimo, e io se mi ricapita di sognarti in quella situazione, al vecchio cavallo gli sego l’uccello e glielo faccio mangiare” “Torniamocene su ora amore mio, nudi così ci prendiamo un malanno” e tenendoci per mano ci incamminiamo ...
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