1. La mia vita con lei 17 – Quarantena – La fine di tutto, anzi no


    Data: 18/04/2018, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... rispondimi, ti è successo qualcosa?>>, il tutto insieme a una decina di chiamate e subito il telefono squilla di nuovo; rifiuto la chiamata e arriva il messaggio <<Amore mio perchè non mi vuoi parlare? Stai in riunione? Ti prego dimmi qualcosa mi sto preoccupando>> godo della sua preoccupazione, figlia sicuramente del suo senso di colpa, e mi decido a rispondere <<Non preoccuparti Gabriella, sto in una camera di albergo con la zozzona come la chiami tu e sto facendo esattamente quello che stavi facendo tu con quel vecchio maiale quando sono tornato alle due; anche quel coglione di tuo nipote si diverte>> e per risposta mi arriva la faccina allarmata <<Oh mio Dio Riccardo eri li?>> <<Domanda idiota Gabriella, e adesso scusami ma ho da fare, ne riparleremo quando e soprattutto se tornerò a casa>> faccio in tempo a vedere che lei sta scrivendo e spengo il cellulare in tempo per vedere Alessandra uscire dal bagno, e proprio in quel momento bussano alla porta e lei senza mostrarsi ritira i panini che ci divoriamo in pochi minuti; ci facciamo una lunghissima pomiciata rotolandoci a lungo sul letto e alla fine me lo tira di nuovo su con un super pompino piccante e mi cavalca a smorzacandela: “Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh vengoooooooooooooo” urla per poi chinarsi ed alitarmi sul naso “Che cazzo che hai stallone mio, aprimela tutta voglio che ci passi un tir dopo che sono stata con te” e io con un colpo di reni la rivolto e comincio a trapanarla a missionario: “Aaaaaaaaaaahhhhhhhh ...
    ... siiiiiiiiii come godoooooooooo oddiooooooo vengooooooooo, rivengooooooooooooo, stravengooooooooohhhhhh” urla mentre io le riempio di nuovo la figona bollente; le ci vuole mezz’ora per tirarmelo di nuovo su con un’accoppiata pompino e spagnola e la riprendo a pecorina stantuffandola per un’ora e facendole perdere il conto degli orgasmi; sono quasi le dieci di sera quando la riaccompagno all’autogrill a riprendere la macchina; ci scambiamo un lunghissimo bacio alla francese, poi lei sale in macchina e la vedo partire e dopo neanche due secondi inchioda e mette la retromarcia; si ferma davanti a me e vedo lo sguardo stravolto: “Che ti succede?” le chiedo preoccupato: “Mio Dio Riccardo, ero talmente vogliosa ed eccitata che mi sono completamente scordata una cosa” “Che cosa ti sei scordata?” “Che sono alla metà esatta del ciclo maledizione, sono in piena ovulazione” “Ma stai scherzando?” “No Riccardo” mi risponde fra le lacrime “Mio Dio che abbiamo fatto” “Ma dai mica è detto su” le dico con la voce tremante “Riccardo, se sono incinta io il figlio lo voglio, e voglio che ci stai vicino” “Stai calma adesso Alessandra, ne parleremo se succederà” “No tu stai già tirandoti indietro, ma ti avverto. Lo dico a Gabriella, ti rovino la vita comunque” e così dicendo parte sgommando; mi sembra di vivere un incubo, la mia vita distrutta nel giro di mezza giornata; riaccendo il cellulare e di nuovo sento il beep dei messaggi suonare come una raffica:
    
    17:30 <<Amore mio ti prego, ti posso ...
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