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Vicini di casa – L’attico
Data: 11/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... mi guardi le cosce sai…’. ‘Dai scusa…. Cioè hai delle gambe bellissime e chiaro che guardo un po…. Ma non sono un’animale tranquilla’. Lei sbuffò ‘A che peccato!’. Quasi frenai per la sorpresa ‘Peccato cosa scusa?’. Lei mi fece un sorrisetto malizioso ‘Io cerco proprio un animale capisci?’. ‘No’ scossi la testa. ‘Senti te la faccio breve. Mio marito non mi soddisfa e dove vivevamo prima mi sono ripassata quasi tutti i suoi colleghi d’ufficio, più l’idraulico, il verduriere e il vicino di casa…’. ‘Aaaaaaaaa’ sobbalzai. ‘La cosa non è rimasta discreta come speravo e mio marito l’ha scoperto ma soprattutto lo ha scoperto mia madre che mi ha detto che sono solo una gran troia e che sarei diventata la puttana della città così ci siamo traferiti in fretta e furia…. Lui ha trovato un altro lavoro e io ho promesso di fare la brava’. ‘Ma scommetto che avevi le dita incrociate’ sorrisi io. ‘Bhe diciamo che proprio smaccata come prima non posso più essere o mia madre mi ammazza quindi niente colleghi del marito, niente estranei ma…..’. ‘Resta il vicino di casa’ dissi. ‘Già. Solo che l’altra volta era un cinquantenne nemmeno troppo dotato per quanto molto bravo con la lingua ma stavolta, da cosa ho visto l’altro giorno, in quanto a dotazione direi che…..’. ‘Bhe si fa la sua figura’ sorrisi io. ‘Sembra un braccio’ annuì lei. A quel punto, quasi meccanicamente la mia mano lasciò la leva del cambio e le accarezzò la coscia. Sandra con un gesto rapidissimo si abbassò le mutandine, le fece ...
... calare fino alle caviglie, le sfilò, le appallottolò e me le porse. ‘Un regalino per te’. Inutile dire che tra le gambe avevo un palo di marmo. Presi le mutandine, me le portai al naso e aspirai il profumo della sua figa quindi, senza aggiungere altro, scalai una marcia, pigiai sul gas e tutti i cavalli di quel potente motore calarono a terra. Il veicolo schizzò via veloce mentre mi districavo nel traffico… In due minuti eravamo già fuori città diretti verso il fiume. L’auto viaggiava a centotrenta all’ora ma era pur sempre docile come un gattino. Sandra si era aggrappata al sedile quasi spaventata ‘Non è la strada per il centro commerciale vero?’. ‘Direi proprio di no’. ‘Ottimo’ annuì lei. Pochi minuti e mi infilavo in un viottolo sterrato e deserto che conoscevo meglio di quanto Sandra immaginasse. Proseguii piano fino ad un punto tranquillo e spensi il motore. Non dovetti nemmeno dirle altro. Appena fermi aveva già iniziato a sbottonarsi la camicetta. ‘Hai davvero delle tette magnifiche’ dissi dopo che ebbe tolto il reggiseno lasciando esplodere quelle superbe angurie. ‘Tette da spagnola’ dicono. ‘Nel senso geografico?’ ‘No sciocco, nel senso che se levi i pantaloni ti faccio provare il paradiso. Obbedii al volo. ‘O siiiiii. Wow è davvero enorme!!! Ummm’. Si chinò su di me, con maestria lo fece scivolare nel solco fra le sue angurie e decisa spalancò la bocca…. Adoro le donne che hanno le tette grosse e sanno come vanno usate. Una maga dei pompini. Scesi dall’auto ...