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Vicini di casa – L’attico
Data: 11/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... quale mi consigli?’. ‘Ma guarda io vado al centro commerciale appena fuori città dove c’è più scelta e i prezzi sono anche migliori…’. ‘A però ci vuole la macchina?’. ‘Si per forza… Sono dieci chilometri da qui’. ‘A bhe allora no….’. ‘Non hai la macchina?’. ‘No una purtroppo si è rotta appena prima del trasloco ed era vecchia, non valeva più la pena aggiustarla. Adesso appena a posto ne prenderemo un’altra ma sai è una spesa improvvisa e col trasloco ecc…. Ci vorrà un po’. L’altra macchina la usa lui per lavorare quindi…’. ‘Sei appiedata’ annuii mentre salivamo nell’ascensore. Era per un massimo di quattro persone ma già i due si stava strettini. Uno di fronte all’altra sentivamo i nostri aliti, i nostri odori e soprattutto la presenza massiccia delle sue tettone che mi ciondolavano davanti tanto che l’occhio mi cadde spesso nella scollatura alla ricerca di qualche scorcio interessante. Lei non se ne accorse o fece finta di non accorgersene. ‘Senti se vuoi ti porto io, tanto vado li… Fai la tua spesa tranquilla mentre faccio la mia e poi torniamo indietro. Parve pensarci su un attimo come se soppesasse i pro e i contro ma poi disse ‘Ok sei molto gentile grazie’ e mi fece un bel sorriso illuminando il suo volto. Scendemmo in strada e mi avvicinai alla mia auto aprendole galantemente la porta ‘Bella macchina è una Porsche vero?’. ‘Si una Cayenne Turbo’. ‘Molto molto bella’. ‘Grazie’ e salii a mia volta non potendo fare a meno di notare che la gonna era così corta e sollevata ...
... che potevo quasi vedere le mutandine rosa che aveva sotto. Le cosce erano bellissime, carnose e ben scolpite. La pelle ancora bianchissima di chi non aveva preso abbastanza sole. Cominciai a pensare a un modo per stuzzicarla un po. Non sapevo se ci sarebbe stata ma la voglia di farmela io l’avevo tutta… Anche il mio amichetto tra le gambe si stava già agitando un po… Era una bella giornata calda di primavera e lungo la città abbondavano i calzoncini corti e le minigonne. Anche le poppe abbondanti appena coperte da magliette aderenti erano in bella vista massicce ed eccitanti. Il mio occhio non poteva che cadere su questi panorami mentre l’auto proseguiva a bassa andatura e Sandra si guardava attorno come la classica turista che vede dei luoghi ancora sconosciuti. Quando frenai per far attraversare una milfona quarantenne con tacchi a trampolo e un abitino nero che non nascondeva quasi nulla per forza di cose mi studiai ogni centimetro delle sue lunghe cosce, tanto più che quando fu abbastanza avanti e la vidi da dietro notai chiaro un bel pezzo di mutanda in bella vista…. ‘Non te ne perdi una vedo’ mormorò Sandra. ‘Come scusa?’. ‘Le donne…. Tutte le minigonne che abbiamo incontrato…. Non ne hai persa una….’. ‘Ma no dai…. Mi sarà caduto l’occhio’ sorrisi. ‘Dai l’idea di uno a cui cade più dell’occhio… Magari fossi stato da solo a quella avresti offerto un passaggio vero? Mi pari proprio il tipo che non va tanto per il sottile’. ‘No ma che dici….’. ‘Guarda che l’ho visto come ...