-
Vicini di casa – L’attico
Data: 11/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
Non è mai una buona idea presentarsi a casa mia in canotta e pantaloncini corti. Anche se hai vent’anni, anche se hai la doppio 0 di reggiseno e anche se fa caldo. Innanzitutto perchè potrei venire ad aprire nudo, esattamente come era successo. Secondariamente perchè i miei 28 centimetri sono già sull’attenti e in tiro. Terzo perchè sei una troietta che mi sbatto da due anni. Quarto perchè sapendo che stai partendo la voglia di salutarti nel modo giusto arriva… Era proprio quello che era successo quel giorno alla cara Letizia figlia di Assunta del terzo piano. Una troietta magra come un chiodo, alta e slanciata con lunghi capelli castani e occhioni blu da cerbiatta che avevo sverginato molto tempo prima, appena la legge lo aveva consentito. In fondo però, mi sa, che Letizia era venuta proprio a cercare quel tipo di saluto quando mi aveva detto quasi in lacrime che, a colpa della crisi lei e la madre sarebbero andate ad abitare vicino a Roma, dove aveva trovato un lavoro e che avevano affittato il loro appartamento nel nostro lussuoso palazzo per tirare su un po di soldi. Io le avevo detto ‘o cara come mi dispiace’ e lei aveva approfittato della vicinanza per allungare la mano sul mio uccello duro. Un attimo dopo ci eravamo già spostati in cucina. Io in piedi, lei chinata e poggiata di schiena al lavello che mi faceva il miglior pompino che la sua bocca da baci potesse tirare. Senza perderci in fronzoli la canotta era volata via, i pantaloncini e gli slip anche e sempre ...
... chinata sul lavello l’avevo presa da dietro infilandoglielo in figa fino ai coglioni. ‘Oooooo quanto mi macherà questo cazzone’ sospirava Letizia. ‘Ummm dai se passo da Roma vengo a trovarti’. ‘Si si magari…. ummmm ecco dai che vengo’. Aggrappato ai fianchi pompai più forte che potevo. Letizia fra le gambe aveva già un lago. ‘Dai dai siiiiiii’ belava lei mentre i miei colpi la sconquassavano tutta di piacere…. ‘Si fichetta siiiiii’ ululavo io. ‘Non abbiamo tanto tempo tra un po mia madre viene a cercarmi’ Io continuai a pompare senza freni indeciso se dirle o no che con la signora Assunta scopavo da molto più tempo che con lei e che giusto ieri sera era passata a darmi anche lei il suo porcoso saluto… ‘Un salutino al culetto d’oro posso tesoro?’ chiesi. Lo chiamavamo culetto d’oro perchè era piccolo e stretto. Dopo averci infilato innumerevoli volte la lingua e un dito finalmente un anno fa l’avevo convinta a farmici mettere il cazzo. La cosa era stata non poco dolorosa e si era conclusa troppo presto quando letizia era dovuta correre in bagno con un attacco di diarrea ma da allora le cose erano cambiate. Ora lo aveva bello largo, bello sodo e sempre accogliente tanto che fu lei a prenderselo in mano, farlo uscire dalla figa e piazzarlo nell’ano. ‘Dai spingi… Goditela’. ‘O si… O si che bel culo che hai Letizia…. O si mi viene da sborrarci dentro siiii’. ‘dai dai… Inculamiiii…. inculami tutta siiiiiii’ implorava la cagnetta. Di nuovo guardava l’orologio ‘Cazzo devo proprio andare’. ...