1. Vicini di casa – L’attico


    Data: 11/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... ‘Dai dai che sborro… dai che ti sborro il culo siiiii’ mugugnavo io tenendola stretta per i fianchi e pompando a tutta forza. ‘dai dai…..’ incitava lei godendo a sua volta. E fu a quel punto che bussarono alla porta. ‘Ma cazzo’ sbottò. ‘Letizia sei qui? Letizia aprite per favore’ era davvero quella vacca di sua madre. Non volendo mollare afferrai il corpo magrissimo della ragazza e presi a muovere il cazzo nel suo culo a una velocità assurda. C’ero quasi, c’ero… Siiiiiiii’ e svuotai un mezzo litro di sborra. Letizia senza neanche il tempo di godersi la cosa prese ta terra gli slip e i pantaloncini, se li infilò meglio che poteva e subito andò a cercare la canotta. Io col cazzo che ancora gocciolava sperma presi la vestaglia appesa alla porta, la infilai e aprii la porta mentre Letizia si nascondeva in bagno ‘dille che dovevo pisciare’ sussurrò a bassa voce. Aprii e c’era la signora Assunta con i suoi 130 chili, il suo culone a baule e le sue tettone a mongolfiera stretta in un abitino nero con gonna corta che metteva in mostra le sue cosce a salsicciotto. ‘George ma letizia è qui? La cerco da mezz’ora’. ‘Si è andata un attimo in bagno tranquilla’. ‘A ottimo così ti posso ancora dare un bacio mentre non mi vede’ e prima che potessi dire si o no mi aveva già messo la testa fra le tettone. Ci baciammo, con la lingua e trovò anche il modo di farmi una carezza al cazzo. ‘Mi manchi già lo sai’. Diciamo che le mancava il cazzo…. Poi dalla borsetta tirò fuori quello che sembrava un ...
    ... fazzoletto e me lo porse. Solo quando lo presi in mano capii che erano mutande nere traforate ‘Quelle che ho messo ieri dopo che abbiamo scopato… Sono tutte piene del mio ododre…. Un ricordino’. Le portai alla bocca e le odorai. Più che altro sapevano di piscio schifoso ma non lo dissi. Finsi con gli occhi un’espressione estasiata e finsi di annusarle a fondo ‘Ummm grazie amore mio’. Lei sorrise certa di avermi fatto contento. Poco dopo apparve Letizia perfettamente rassettata. ‘Allora ragazza si va o no?’ chiese la madre. ‘Pronti’ annuì la figlia e con un ultimo bacio di entrambe, stavolta sulle labbra, si allontanarono. ‘Senti non ce la daresti una mano con le ultime valigie?’ chiese la madre. Mi guardai… ero poco più che nudo ma…’Va bene ok’. Strinsi al petto la cintura dell’accappatoio più dura che potevo e le seguiii.
    
    Scendemmo in ascensore e con i due valigioni uno per mano che mi mozzavano la circolazione alle braccia le accompagnai fino all’auto dove, da buon cavaliere le caricai in auto. Fu proprio in quell’istante che una signora attempata over sessanta piccolina, bruttina e coi capelli tinti si avvicinò e ci squadrò col suo sguardo rugoso. ‘Salve signora XXX, le abbiamo lasciato le chiavi attaccate alla porta. Se ci sono problemi mi telefona’ disse Assunta. ‘George lei è la nuova inquilina’ spigò Letizia. Porsi la mano ‘Tanto piacere, George e vivo su all’attico’. ‘Tanto piacere’ rispose lei a pappagallo con una freddezza disarmante. Da come si muoveva e da come ...
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