Una cognata acida - Racconti Erotici

Una cognata acida

... Sempre più ansimante e sudata, quasi frenetica, rimise il cazzo dentro al corpo poco prima di toccare l’apice del piacere.

Finalmente si distese al mio fianco, prese il cazzo in mano e iniziò a segarlo con vigore avvicinando sempre più la bocca.

Adesso l’egoismo era tutto mio, sicuramente volevo infilarle il cazzo in bocca, ma un altro capriccio occupava la mia mente. Quando sentii di essere prossimo a inondarla, le dissi perentorio:

“Dai, girati!”

Lo fece un po’ perplessa e sospettosa e, quando, dopo averle leccato l’ano con la punta della lingua, le dilatai le chiappe con le mani, si irrigidì e gridò:

“No, ti prego, lì no!”

La voglia di incularla era irresistibile, ma il suo diniego mi frenò.

Sospirando, a malincuore, mi limitai ad appoggiare la cappella sul suo buchetto fradicio di sudore e di umori, iniziai a sfregarla freneticamente e a segarmi fino a inondarle le chiappe di sborra.

Dopo qualche momento di rilassamento ci risedemmo sul divano entrambi sfiniti.

“Abbiamo fatto una stronzata!”, osservò lei dopo un tempo indefinito di silenzio.

Ci guardammo negli occhi e ci dicemmo più cose di un lungo discorso. Era solo l’inizio, ed anche quel diniego (“No, ti prego, lì no!”) era l’ultima trincea che avrebbe presto abbandonato.