Un turbinio di emozioni
Data: 04/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Thefab, Fonte: Annunci69
... forte e mi siedo affianco a lui. Gira la testa, mi vede e decide di ignorarmi, tornando a sentire la musica. Io gli scuoto il braccio, per attirare l’attenzione.
Lui, a questo punto, toglie solo la cuffietta destra, quella dell’orecchio orientato verso di me.
“Che vuoi?” mi dice, in modo scortese.
“Voglio sapere perché mi ignori, che ti ho fatto di così imperdonabile”
“Ma ti togli dal cazzo?” mi risponde in modo abbastanza aggressivo.
Io persevero, gli dico che se vuole può picchiarmi, se lo fa sentire meglio, se lo fa sentire superiore a me ma che io pretendo una risposta. Alla fine, in un modo o nell’altro, iniziamo la discussione, che proseguiamo anche sul pullman.
Lorenzo mi accusa, dice che quella famosa estate io sono uscito con loro al solo fine di scoparmeli tutti. Dice che sono un frocio, che ho approfittato del fatto di essere più grande per plagiarli tutti e approfittare della loro ingenuità, che li ho costretti a masturbarci insieme. Io rimango stranamente calmo e provo a spiegare tutte le mie ragioni. Sento anche i suoi deliri, le presunte differenze del suo andare con i maschi rispetto alle mie.
La chiacchierata, iniziata male, va via via migliorando, con Lorenzo che inizia quantomeno ad ascoltare le mie versioni dei fatti. Mi prendo le mie colpe, che sicuramente ho, ma che sono molto minori di quelle che mi attribuisce lui. Scopro anche che lui e i due fratelli Valerio e Francesco mi hanno sparlato male per anni, che passavano il tempo ad ...
... insultarmi.
“Ma quindi ora hai fatto outing ho saputo” mi dice lui, ormai più disteso dopo quasi mezzora.
“Solo a scuola, pensavo di non conoscere nessuno là”
“Ah quindi qua non lo sanno ancora in giro” risponde lui, con una strana espressione in cui noto una punta di cattiveria.
“Perché? Intendi dirlo a tutti, per caso?” lo accuso io.
“Anche se lo facessi?”
“Se ti fa stare meglio e sentire una persona migliore fallo”
Nel frattempo stiamo arrivando alla sua fermata, Lorenzo prende la sua borsa, mi sorride e mi dà una pacca sulla spalla:
“Stai tranquillo, frocetto, che non lo dico a nessuno” e va via.
Nei giorni seguenti, il nostro rapporto sembra migliorare. Sul treno ci sediamo spesso vicini e Lorenzo ogni tanto mi parla, altre se ne sta per i fatti suoi con le cuffiette. Spesso mi chiama “frocetto” ma lo fa più per scherzare, è il suo modo di fare e sono anche abituato. D’incanto, però, quando arriviamo a scuola, torna a essere abbastanza freddo e distaccato. Nella sua testa, evidentemente, pensa che se mi vedono vicino a lui possono crederlo gay. Sono ragionamenti che in passato ho fatto, stupidamente, anche io, quindi da una parte li capisco. Diciamo che nell’orario scolastico, evito qualsiasi tipo di contatto con Lorenzo.
Intanto, il confronto mi ha fatto stare meglio, ho chiarito alcuni aspetti del mio passato. Non so se certi messaggi arriveranno a Valerio e Francesco. Probabilmente, dopo tutto quello che è successo, sarebbe improbabile ...