Madrina putativa 1
Data: 03/08/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... mia rivale è veramente una gran donna; in capo a un anno il bambino nasce, lo chiamano Francesco, come il nonno; Nicola se ne occupa quotidianamente, perché trascorre i pomeriggi a casa di Ester; si amano davvero alla follia; con me è rimasta una bella amicizia, condita da qualche episodio di amore; passiamo insieme solo le notti e molto spesso neanche quelle; sono incancrenita nella mia attività e non riesco neppure a guardarmi in giro.
Una volta, finalmente io ed Ester ci sediamo allo stesso tavolo, Nicola ironizza sulla mia professione alternativa; mi scappa naturale dire, e senza pentimenti, che grazie a quella mia deprecata attività forse è stato possibile a loro vivere una storia meravigliosa e permettersi di avere Francesco che, per lo meno, dovrebbe riconoscermi il ruolo di ‘madrina putativa’ se non altro per avere sopportato e supportato suo padre.
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Sono passati venti anni dalla confessione che feci della mia attività clandestina; il mio matrimonio è scivolato come su binari ricoperti di olio, senza nessuna scossa, senza entusiasmi, senza vita; la storia di Nicola ed Ester è stata invece una convivenza lunga, sempre più matura, convinta, rispettosa di tutte le libertà; il loro figlio è cresciuto meravigliosamente ed ora va all’università; i genitori lo amano della stessa passione.
Ho smesso una decina di anni fa la mia attività di prostituta, prima che il tempo e la fatica della ‘professione’ lasciassero segni indelebili; mi sono ritirata a fare ...
... la segretaria del notaio con uno stipendio dignitoso che ci aiuta a sopravvivere; vivo ancora con Nicola che non mi nega talvolta la sua passione, anche se l’amore lo riversa tutto nella famiglia effettiva, ben cosciente che Ester non è disposta a recedere dalla scelta di vivere da sola col figlio.
Lei, come Nicola, è passata al ruolo dirigente; adesso guadagnano benino; mio marito ha rivelato una buona capacità di utilizzare al meglio i proventi, anche quelli derivanti dal mio ‘mestiere’, ed ha investito utilmente, assicurando garanzie di benessere a tutti e quattro; su pressione di Cesira, ho accettato, una volta alla settimana, di incontrare particolari clienti, benestanti, generosi e appassionati delle mie prestazioni.
Ho ripreso l’abitudine e passo i giovedì sera al bordello, dove metto in pratica tutta la mia esperienza per dare piacere a commercianti, giudici, architetti e professionisti vari, tutti rigorosamente di altre città, per la loro e la mia irriconoscibilità; mi scateno nelle mia abilità di fellatrice e di copulatrice in tutti i modi; la lunga consuetudine li porta a fare sesso con me come con un’amante rassicurante; non esitano a scambiare baci profondi e appassionati e a dedicarmi lunghi e lussuriosi cunnilinguo.
La realtà è che devo necessariamente ricorrere al mestiere ed alla finzione degli orgasmi, perché comunque esercito la professione e non posso metterci amore, nei rapporti; quello, invece, lo lascio esplodere e scatenarsi in tutta la sua ...