1. Madrina putativa 1


    Data: 03/08/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... per volta, accentuando notevolmente il piacere che l’approccio mi provoca facendomi scorrere dalla vagina umori di orgasmo assai intensi.
    
    Sono ancora in piedi quando mi sfila la gonna e la fa scivolare ai piedi; si ferma incantato a guardare con ammirazione il ventre asciutto e morbido, su cui adesso brilla il tatuaggio appena fatto, i fianchi perfetti e la vita sottile che accarezza lussuriosamente; mi fa girare e si perde nella visione del sedere a mandolino, perfettamente disegnato, un piccolo capolavoro della natura che si regge su due gambe statuarie di cui vado orgogliosa.
    
    Mi rovescia supina a bordo del letto e mi sfila lo slip mettendo in luce la vulva rasata, carnosa e già grondante di umori; mi solleva le gambe e le apre a compasso, per avere la visione della vagina scosciata; si abbassa con la testa e prende a leccare con passione; sfiorate le grandi labbra e lasciate aprire le piccole, afferra in bocca il clitoride e lo succhia scatenandomi gemiti di piacere; mi rovescia sul ventre e si fionda sul sedere, infilando il viso tra i glutei; la sua lingua passa a spatola dappertutto.
    
    Dopo essere lungamente passato e ripassato la lingua su tutto lo spacco dalla vagina all’ano infilandosi volentieri nei due buchi, si alza in piedi dietro di me, tira fuori l’uccello e me lo pianta in vagina, a pecorina; sono abituata alla mazza di mio marito che supera i venti centimetri, quindi avverto appena l’urto del suo sesso, di media grossezza, contro l’utero; riesco ...
    ... comunque a stringerlo nel canale vaginale e a solleticarlo coi movimenti dei muscoli, finché esplode in una violenta eiaculazione.
    
    Mi precipito sul bidet e mi lavo con una certa accuratezza; uso dei tovaglioli di carta messi lì apposta, per asciugarmi; mi rivesto ed esco; tenta di fermarmi per riproporsi, ma gli dico che sono stata fin troppo carina e, per un misero tatuaggio, ha già avuto troppo; vado alla postazione di Cesira e le chiedo lumi sulla sua idea; mi fa presente ch posso benissimo fissare solo il pomeriggio del giovedì; in quattro o cinque ore posso copulare con quattro o cinque clienti, per più di 400 euro.
    
    E’ il corrispondente di una mensilità del mio salario e della metà di quello di mio marito; in un mese, posso realizzare il doppio dello stipendio di lui; praticamente, il giovedì, dalle tre del pomeriggio a mezzanotte ed oltre, sono liberissima; se tardassi, potrei inventarmi una scorribanda con le amiche; cosa importante, perché non abbiamo auto, il paese è su una linea ferroviaria e la stazione è vicina alla villa; l’ultimo treno verso casa passa alle undici di sera ed è perfetto, nel caso.
    
    Prendo il numero di cellulare di lei e la avverto che per il giovedì successivo posso organizzarmi; mi previene che mi avvertirà sule caratteristiche dei clienti; mi chiede se pratico fellazione e coito anale, se sono protetta; mi rendo conto che c’è grande professionalità nel suo lavoro e mi prenoto per il giovedì seguente; mi dice che, per cominciare, mi combinerà ...
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