Madrina putativa 1 - Racconti Erotici

Madrina putativa 1

... mi ha fatto un regalo; non mi crede; semplicemente, preferisce non approfondire e si tiene i dubbi e il mistero.

Col passare dei giorni, però, diventa sempre meno facile dare spiegazioni sugli acquisti che faccio, di intimo particolare, di capi d’abbigliamento firmati, insomma del benessere improvviso che dimostro con un nuovo tenore di vita; per fortunate coincidenze, alcune settimane ho trovato clienti particolarmente generosi e disponibili nei miei confronti, perché si è sparsa la voce della giovane borghese insoddisfatta assai piacevole da sbattere.

Questo ha prodotto una clientela migliore, incassi più alti e minore prudenza da parte mia nell’uso dei soldi che guadagno sulle corna di mio marito; prima che lui arrivi alla verità o che gli venga riferita distorta, decido che devo prendere il toro per le corna, e mai espressione fu più calzante; lo affronto un pomeriggio, e gli rivelo che il mio nuovo benessere deriva da incontri sessuali che realizzo in una casa di piacere.

Se la cosa lo turba, può immediatamente chiedere la separazione a cui non mi oppongo; se invece se la sente di passare sulla cosa, posso addirittura lavorare tutta la settimana, senza rinunciare all’occupazione ufficiale, perché una prospettiva futura nella prostituzione non c’è, mentre anche uno stipendio basso può dare diritto a pensione; naturalmente, in questo caso le entrate faranno parte del bilancio comune; lui, se vuole, può farsi tutte le amanti che crede.

Nicola è molto esitante; ...

... educazione e tradizioni gli imporrebbero di essere categorico e di respingere l’idea del cornuto contento; ma di fatto lo è; una, dieci o cento copule non fa differenza, se si accetta il principio che comunque lo sperma si lava e restano la sopportazione reciproca, la convivenza pacifica, un minimo di affetto e la prospettiva di una vecchiaia a due, quando i presupposti e le energie per ‘fare il mestiere’ verranno meno e io dovrò fare conto su una certezza.

Va da se che intanto lui si garantisce non certo un percorso di copula multipla e quotidiana, ma una storia impegnativa e seria; esistono già le precondizioni, perché da mesi ha un dialogo con una sua collega, reso difficile solo dalla convinzione di lui che il matrimonio va rispettato; ora che io l’ho calpestata, è determinato a far diventare quel dialogo una storia vera forse anche eterna, che mi sarebbe imposta senza possibilità di discussione.

Quasi a conferma, telefona a Ester e le riassume brevemente gli assunti del pomeriggio; le chiede se intende cominciare da subito a vivere un amore pulito e chiaro, ma non condizionante; il presupposto basilare, per lei, è infatti che non rinuncia alla sua libertà di single e che può vivere il rapporto con lui anche quotidianamente, ma non accetta convivenza, matrimoni o altri legami convenzionali; inoltre, si sente libera di avere altri amanti o amori.

Chiedo polemicamente a mio marito quale sia la differenza tra la libertà che mi sono presa io e quella che reclama la ...