Madrina putativa 1 - Racconti Erotici

Madrina putativa 1

... più comoda.

Usa ambedue le mani per masturbarlo e tenere delicatamente stretti i testicoli che lecca e accarezza con amorevolezza; ne usa una anche per controllare la penetrazione del sesso in bocca, al limite del conato o del soffocamento; ma è dolcissimo soprattutto il suo modo di accarezzare con la lingua l’asta, mentre manda la cappella in giro per la cavità orale; i momenti di esaltazione che sa dare con le lunghe e profonde leccate sono indescrivibili; la sua bocca è il paradiso del sesso.

Naturalmente, le piace moltissimo copulare in vagina, sia alla missionaria che all’amazzone o a pecorina; la presa da dietro la intriga molto perché consente a lui di afferrarle i seni e di tenerli per dare la spinta copulando, ma anche di strofinarli ed eccitarli tra i polpastrelli; spesso gli chiede a bella posta di montarla a pecorina o dog style perché si sente posseduta fino all’anima; insomma, quando fanno l’amore attraversano tutti i gironi del piacere infernale.

Sperando di avere almeno un punto di vantaggio gli chiedo se praticano coito anale; confessa di provare un grande senso di colpa per quello stupro; lei glielo ha offerto e chiesto, nello stesso tempo; le ha fatto osservare la sperequazione tra il diametro dell’ano e quello del fallo imbestialito; fa ricorso ad un potente lubrificante ed anestetizzante; per la sua delicatezza strutturale soffre e piange fino alle lacrime ma regge lo sfondamento, per amore; lui le è ancor più devoto da allora.

Mi sento ...

... pizzicare da un forte brivido di gelosia; forse la sopravvivenza del mio tenue rapporto con mio marito è legata solo alla tigna con cui Ester difende la sua autentica libertà, fatta di tenacia, di lucidità, di buonsenso, di lealtà; gli chiedo se è a rischio la mi sopravvivenza nel ruolo di moglie; Nicola risponde lealmente che certe cose sono segnate altrove, nei registri del fato o della divina Provvidenza; fosse per lui, avrebbe scelto la via del divorzio, non contro di me, ma per legare a sé una donna libera.

In realtà, la mia rivale ha già determinato con mio marito che il certificato che reclama per cementare il loro rapporto è un figlio; se lui manterrà lo status quo, sarà il padre migliore del mondo; solo, non dormirà sempre accanto al figlio; per il resto sarà quello di meglio che un padre può essere, attento premuroso e partecipe; se romperà con lei, Ester si terrà il figlio come unico grande amore e pilastro della sua libertà in solitudine; ammazzerà chiunque voglia prenderlo.

Poiché per anni ha assunto la pillola, sta ‘liberandosi dalla scorie’perché risulta che un concepimento subito dopo l’assunzione dell’anticoncezionale ha provocato nascite strane; per ora, copulano con cautele; dal ciclo successivo avvieranno il cantiere per il figlio; gli chiedo se il nascituro potrà determinare cambiamenti tra noi; mi conferma che Ester è irremovibile sulla difesa della sua libertà; mi chiedo, e gli domando, se un giorno potremo incontrarci in serenità; non lo esclude.

La ...