Tema:
Data: 28/07/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69
... la porta", ribatté lei, con gli occhi in agguato. "Scommetto che nessuno potrebbe vederci se entrassimo nell'armadio delle provviste."
“Non è un armadio molto grande."
"Scommetto che è abbastanza grande per mettermi in ginocchio e..."
Il professor Rocchi si precipitò a chiudere la porta dell'aula, senza curarsi se Emilia avesse visto la sua erezione. Da parte sua, la ragazza si diresse verso la porta dell'armadio, appena a sinistra della scrivania. Dopo aver chiuso a chiave la porta principale, la seguì. Emilia si era già tolta il maglione e si era inginocchiata sul pavimento, un reggiseno rosa che rivelava la stessa scollatura bianco crema che nascondeva. Gli rivolse lo sguardo mentre lui restava a bocca aperta. Si avvicinò di un passo, spostandodi fino in fondo nel piccolo spazio. Il sorriso di Emilia si allargò, e allungò una mano dietro la schiena e si slacciò il reggiseno. Quando, quest'ultimo, cadde a terra, Rocchi, fissò i suoi seni pieni, alti e sbarazzini, meravigliandosi della loro sfida alla gravità. In un paio d'anni, inizieranno ad abbassarsi un po', anche se senza dubbio sarebbero ancora magnifici. Ma in quel momento rimasero fieri e imperterriti, sormontati da piccole areole e capezzoli rosa.
"Le piace, signor Rocchi?" ridacchiò, dando al suo petto un piccolo tremito e facendo tremare il suo glorioso seno.
"Sì", grugnì il signor Rocchi, ridotto a un'espressione primitiva e gutturale. Allungando una mano, le toccò i seni con il palmo, sentendo i ...
... capezzoli piccoli e sodi premere contro le mani. La ragazza gemette e spinse il petto in avanti. Si concentrò sui suoi capezzoli ispessiti, rotolando entrambi leggermente. Un leggero gemito precedette un altro gemito, questo più lungo e più basso.
Senza preavviso, la ragazza dai capelli color topo spostò le mani dell'insegnante dai suoi seni alla sua testa. Gli strizzò l'occhio, si protese in avanti e, dopo un po' di goffaggine, gli tirò fuori la sua asta pulsante dai pantaloni e dalla biancheria intima. Il sorriso sul viso carino di Emilia sembrava mostrare che era d'accordo. Rocchi perse ogni capacità di ragione, almeno per pochi secondi, quando la ragazza indirizzò la cappella nella sua bocca e cominciò a succhiare, il tutto mentre la sua lingua roteava attorno al glande sensibile.
"Cazzo, sei bravissima!" pronunciò attraverso respiri tremanti.
"Lo spero", ribadì, la giovane, sorridendo. "L'ho fatto a mio padre negli ultimi due anni, da quando mia madre è morta."
Rocchi feci del suo meglio per elaborare la confessione scioccante di Emilia, ma non ebbe modo di riuscirci. La tecnica esperta, della sua giovane bocca mentre succhiava su e giù per il suo cazzo, confinò in secondo piano quasi tutti i pensieri coscienti, e quel poco che restava serviva a fare del suo meglio per conciliare la sua nuova ammissione con il tema. E anche quello svanì quando, con un solo scatto, ingoiò tutta la sua lunghezza.
Dopo diversi secondi di pura beatitudine mentre la giovane e ...