1. L'ultimo giorno d'estate (stregatta)


    Data: 27/07/2020, Categorie: pulp, Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti

    ... dura giornata di lavoro ci resta solo una cosa da fare".
    
    Jenny gli ha risposto: "Muori". Io gli ho chiesto: "Scopare?". Vivien ha detto: "No altro sangue dopo questa carneficina...", un attimo prima che le due ragazzine scoppiassero a ridere. Lui ha aggrottato le sopracciglia e ha aggiunto fingendosi sorpreso: "Il pic-nic ovviamente. Ormai è quasi l'alba".
    
    - Allora? SeetRevenge -
    
    - Consegna completata. Domani il segnale nel cervello di quei droni del cazzo sarà molto più divertente del solito. L. M. -
    
    Nel pomeriggio ho incontrato C. A. L'ho aspettato appoggiata al muretto di un passaggio a livello. E' sbucato praticamente dal nulla, alle mie spalle. Ha scavalcato il muretto e si è appoggiato di fianco a me. Prima di uscire avevo cercato gli occhiali scuri. Da un po' di tempo la luce del sole mi sembrava insopportabile. Mi ero messa uno scialle nero intorno alle spalle, volevo essere carina per il nostro appuntamento, ma in casa oltre alla tuta ACE, avevo trovato soltanto un paio di leggings con un buco sul ginocchio. Prima di infilarli mi sono tolta le mutandine. Ero decisa a farlo scopare alla grande. Lui ha allungato l'indice da cui pendeva il mio cerchietto azzurro. L'ho messo tra i capelli senza dire niente, anche se non sono riuscita a trattenermi dal ridere. Non capivo nenache io il motivo e sul momento non lo ha capito nemmeno lui.
    
    "Sai, ogni tanto penso a quando ci siamo conosciuti"
    
    "E allora?"
    
    "Devo dirtelo, è una cosa che ho capito da qualche ...
    ... tempo. Io credo di a...".
    
    Il treno però è sfrecciato davanti a noi proprio in quel momento coprendo la mia voce.
    
    Il giorno dopo l'inseguimento, C. A. era a terra. Era uscito al mattino dicendo di avere un appuntamento al mare. Quando era rientrato in albergo era già buio. Si è infilato a letto insieme alle ragazze e non è uscito fino al giorno dopo. Ogni tanto una delle due usciva dalla camera per prendere qualcosa da bere. In cucina ho intercettato Lucky Star. Stavo aspettando che il té si scaldasse, lei è arrivata con addosso la maglietta di C. A., senza mutandine.
    
    "Si può sapere che cazzo gli è successo? E' schizofrenico?".
    
    Lei si è passata una mano sui capelli per spostarli da un lato, mentre agguantava una bottiglia di vodka alla fragola dal frigo. Poi si è avvicinata alla scatola dei biscotti di Vivien. Ne aveva fatti un po' a forma di cuore per Natale. Ha preso un biscotto e lo ha spezzato in due.
    
    "Vuole solo scopare, non ha voglia di parlare adesso".
    
    Si è messa metà del biscotto in bocca e ha ributtato l'altra metà nella scatola, prima di sparire con la bottiglia.
    
    Mi sono infilata a letto insieme a Jenny sperando avesse voglia di fare l'amore. Quando le ho accarezzato il corpo mi sono accorta che stava mordendo un lembo del lenzuolo per soffocare un grido. Gli occhi erano colmi di lacrime. Nella stanza di C. A. e delle ragazze c'era la musica a tutto volume, una canzone su una tizia che amava il mare in inverno. E' stata la goccia che ha fatto ...