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L'ultimo giorno d'estate (stregatta)
Data: 27/07/2020, Categorie: pulp, Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti
Esistono terre di confine, a metà tra sogno e realtà, tra il sonno e la veglia. La memoria a guardia dei varchi a volte vacilla. E noi entriamo. All'inizio pensavo fosse in cerca di un pompino con la scusa del lavoro. Era davvero un tipo strano, capelli grigi, rasati su una tempia cortissimi sull'altra. Un ciuffo arruffato davanti. Probabilmente non se li pettinava nemmeno, anche se erano puliti e profumati. Aveva un buon odore, un miscuglio di muschio bianco e menta. Giubbotto di pelle e jeans sgualciti. Un paio di occhiali a specchio sul viso. La macchina era ancora più strana, una Lancia Y rosa, il cruscotto era dello stesso colore, una calamita viola leopardata con la scritta PUSS! al centro. Prima di immettersi nel traffico mi ha offerto un portasigarette d'argento. Dentro c'erano due spinelli di marijuana, una sigaretta col filtro e due sigari alla menta. Ho preso uno dei sigari, lui ha preso l'altro. "Provo uno dei tuoi sigari" "Sono i miei preferiti, non riesco più a farne a meno". Il sapore era tremendo, ho tirato due boccate e ho subito avuto la tentazione di buttarlo via. Lui invece fumava prendendo lunghe boccate, assorto nella guida. Quando è squillato il suo telefono ne ho approfittato per buttarlo dal finestrino. Visto che la telefonata andava per le lunghe ho aperto il suo portatile con la scusa di mettere la musica, invece mi sono messa curiosare nei documenti. Era pieno di video sado-maso. Appena ha messo giù ho chiuso il portatile. "Se non ...
... ti andava più potevi rimetterlo nel portasigarette, era l'ultimo". Non gli ho dato retta e ho continuato a gurdare fuori del finestrino. L'autostrada era molto trafficata, le stationwagon ci superavano incuranti con i bagagli per il mare sul tettuccio. Ha girato lo specchietto in modo da potermi vedere e si è di nuovo concentrato nella guida. "Almeno si può sapere dove mi stai portando?" "Un bel posto, vedrai ti piacerà" "E quanto impiegheremo, non avevo programmato di stare fuori tutto il giorno" "Non molto, un'ora e mezza circa". Prima di una serie di gallerie abbiamo incontrato dei lavori e siamo rimasti incolonnati. Ho appoggiato la testa al finestrino e mi sono subito addormentata. Un sogno bizzarro. Camminavo nuda sulla superficie lunare, la Terra in lontananza era parzialmente in ombra. Riuscivo comunque ad avvertire il peso della gravità. Quando ho riaperto gli occhi, l'auto era di nuovo in movimento. "Scusa mi sono addormentata, è ancora valida?" "Non fa niente, non preoccuparti" "Quanto ho dormito?" "Non molto, meno di venti minuti" "Siamo ancora molto lontani?" "No, non molto, un'ora e mezza circa". Sentivo i suoi occhi dietro gli ochhiali a specchio accarezzarmi il corpo. Mi sono bagnata. Dopo le palpebre sono diventate sempre più pesanti. Ho appoggiato la testa da un lato e ho ripreso a dormire. Questa volta stavo camminando nel deserto. La Luna mi accompagnava lungo una pista attraverso le dune, seguita da una stella ...