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L'ultimo giorno d'estate (stregatta)
Data: 27/07/2020, Categorie: pulp, Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti
... incredibilmente luminosa. Ho camminato fino a raggiungere una recinzione metallica, alle sue spalle riuscivo a scorgere attarverso la foschia una grande piramide. Mi sono avvicinata per spiare oltre la recinzione. Una donna con il corpo nudo e il viso nascosto da un velo nero è uscita dall'oscurità, puntando dritta verso di me. Si è aggrapata con le dita alle maglie della rete per parlarmi attraverso il velo. "Siete in anticipo" Poi mi ha pasato un medaglione infilando due dita attraverso la recinzione. "Questo è per te, un portafortuna. Devi portarlo sempre con te". Poi si è allontanata scomparendo nuovamente nella foschia. Un gatto, sul retro c'era una scritta: "Anekke, The Future Is Ours", l'ho messo al collo poco prima di svegliarmi. L'auto era ferma in un'area di sosta. Sul cruscotto i resti di due tramezzini e il bicchiere vuoto di un iced-coffee mi osservavano indifferenti. Lo sportello dal lato del guidatore era spalancato, in modo che le auto in transito potessero vedermi. Mi sono allungata sul sedile per chiuderlo, lui si è avvicinato dall'altro lato e ha aperto quello del passeggero. Si è appoggiato con le braccia al tettuccio della Lancia, i suoi jeans sgualciti erano a pochi centimetri dalla mia bocca. Ho pensato di sbottonarglieli con la bocca per succhiarglielo, ma il rumore della cannuccia mi ha fatto desistere un secondo prima che decidessi. Stava bevendo gli ultimi sorsi del secondo iced-coffee alla mandorla. "La cintura ti sta ...
... lasciando il segno, nel portaoggetti c'è della crema solare, te ne spalmo un po'" "No, grazie, faccio da sola. Dove siamo?" "Siamo quasi arrivati" "Quanto manca ancora, non ho voglia di restare fuori tutto il giorno" "Un'ora e mezza circa". L'auto è ripartita poco dopo, l'abitacolo era impregnato del profumo della crema solare al cocco. Non ci ho messo molto a riprendere sonno. Un altro sogno. Questa volta mi trovavo su un'isola tropicale, una lunga spiaggia dalla sabbia bianca e finissima. Il mare calmo, verde nei primi metri azzurro intenso a largo. Ho camminato nuda sulla riva fino a raggiungere un sentiero nascosto. All'estremità più a sud della mezza luna di terra in mezzo all' Oceano, incombeva un gigantesco tornado grigio. Le nubi cariche di tempesta solcate da lampi e fulmini continui. Il sentiero mi ha condotta ad una vecchia casa con le persiane azzurre sbiadite dal sole. Un piccolo muriccio di recinzione la separava dalla foresta circostante. Sono entrata spingendo delicatamente la porta di legno al piano terra, convinta che non avrei trovato nessuno al suo interno. Invece ho trovato una ragazza ad attendermi, lunghi capelli neri con la frangetta sulla fronte. Indossava una vestito bianco leggerissimo, quasi trasparente, tra le mani un libro con la copertina di pelle aperto nel mezzo. L'odore di umidità che sentivo all'interno mi aveva fatto pensare alla casa in cui trascorrevo le vacanze da bambina. La ragazza mi ha fissato sorridendo, prima di ...