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L'ultimo giorno d'estate (stregatta)
Data: 27/07/2020, Categorie: pulp, Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti
... fino a schiacciarlo contro un palo. Dopo ci siamo fermati. Per alcuni lunghissimi interminabili secondi non è successo nulla. Siamo rimasti tutti immobili ad ascoltare il rumore del motore al minimo. Dopo C. A. ha spalancato lo sportello e ha sputato il sigaro. E' sceso dirigendosi verso l'auto schiacciata contro il palo come se niente fosse. Vivien ha spalancato la bocca per urlare, ma Lucky Star le ha messo una mano sulla spalla e le ha detto: "Ehy! Stai calma, quelli sono morti". Dalle maniche del giubbotto di pelle abbiamo visto scivolare fuori due lunghissimi Boa Costrictor. Ha scoperchiato il tettuccio del SUV afferrando con una mano uno dei montanti dello sportello e poi ha afferrato per i capelli il conducente moribondo. L'altro al suo fianco stava cercando di slacciarsi la cintura. C. A ha preso la cinghia ancora agganciata e l'ha stretta intorno al collo del tizio fino a staccargli la testa. I Boa si sono avventati su quello trattenuto per i capelli. Hanno stretto le loro spire fino a fargli schizzare il sangue. Il parabrrezza del pickup si è coperto di goccioline rosse. "Che cazzo". Ho azionato i tergicristalli senza pensare. - Sono in un casino tremendo. L. M. - - Hai parlato con S. R. ?- - Ne ho presi due, gli altri però mi stanno dietro. Se mi beccano sono fottuta. Hanno un SUV bianco. Mi fanno fuori questa volta, mi fanno fuori hai capito? L. M. - - Dove sei? C. A. - - Mi sono rifugiata nel primo centro commerciale che ho trovato. La ...
... moto è nascosta qui fuori, non l'hanno ancora vista. Però mi stanno cercando...sai come. L. M. - - Esci di lì. Subito. C. A. - - Sbrigati. L. M - Ho chiuso il telefono e sono uscita camminando velocemente tra la folla del centro commerciale. Avevo addosso il casco integrale e la tuta ACE. Sapevo di dare ancora più nell'occhio in quel modo, il casco però mi faceva sentire al sicuro. Ho superato gli sguardi incuriositi della sicurezza, uno aveva la radio in mano, pensavo che all'uscita mi avrebbero bloccata. Invece mi sono ritrovata all'aperto senza quasi rendermene conto, l'adrenalina mi stava facendo esplodere le tempie. Il Ninja Kawasaki blu era ancora sotto il nylon che avevo trovato in uno dei cassonetti del supermercato. Sono salita e ho avviato il motore. La luce azzurra del quadro strumenti mi ha fatto rilassare per un secondo. Subito dopo ho sentito alle mie spalle le gomme del SUV slittare sull'asfalto bagnato. Ho inserito la prima con la punta degli stivali di pelle e ho preso la rampa di ingresso contromano, mi sono infilata per un pelo sotto la sbarra proprio mentre si stava abbassando dopo il passaggio di un'auto. Ho schizzato un ciccione con le buste della spesa in mano, passando a tutta velocità in una pozzanghera e sono sparita verso la zona industriale. Nell'appartamento era successo un casino. Il primo tizio sulla porta non era stato un problema. L'avevo buttata giù con un calcio, lui ci era rimasto sotto. Poi lo avevo sollevato da terra per il ...