1. L'ultimo giorno d'estate (stregatta)


    Data: 27/07/2020, Categorie: pulp, Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti

    ... guardrail era a meno di dieci cm dalla fiancata. Quando le auto di fronte a noi sono rimaste piantate in coda prima delle uscite in centro città, ha di nuovo tagliato le tre corsie senza rallentare, imboccando la corsia di emergenza. Stavo per mettermi a urlare, ma Jenny e Vivien mi hanno anticipata in un duetto di terrore puro. Ho visto davanti a me un passaggio tra le auto bloccate una frazione di secondo prima che inchiodasse i freni.
    
    "Continua cazzo, non frenare o ci schiantiamo!".
    
    Nello stesso istante ho pensato al passaggio libero tra due file, avrebbe dovuto sterzare bruscamente per zigzagare tra le auto e i camion. Lui mi ha sentita chiaramente nella sue testa e ha fatto esattamente quello a cui stavo pensando. Il paraurti posteriore per poco non è andato a sbattere contro la barra di un grosso camion da cava piantato sulla corsia di emergenza con le quattro frecce accese. La rampa di uscita fortunatamente era sgombra. Siamo saltati fuori dalla tangenziale lasciandoci alle spalle una nuovola di fumo nero dalle gomme di dietro. Le altre auto bloccate nel traffico si avvicendavano con il clacson per mandarci al diavolo.
    
    "Sei un pazzo bastardo! Ci vuoi fare ammazzare!"
    
    "Nah! La fai sempre troppo tragica"
    
    "Ok, adesso però rallenta...per favore".
    
    Jenny stava per avere una crisi isterica. In mezzo alla zona industriale ci siamo infilati in un labirinto di capannoni abbandonati, il Dodge RAM saltava sui dossi come se fossimo sulle montagne russe. C. A. ...
    ... comunque non aveva rallentato affatto. Ha schivato un autocarro in manovra per un soffio mentre con una mano cercava di accendersi un sigaro. Il piede destro girato di traverso per tenere su di giri il motore anche durante la frenata. Poi ha mollato di scatto la frizione e il pickup si è quasi impennato. Jenny ha urlato a squarcia gola, Viven le ha fatto eco.
    
    "Cazzo per un pelo, per un pelo". Siamo entrati in un vicolo largo appena quanto gli specchietti retrovisori, la lancetta del contagiri stava di nuovo schizzando mentre Vivien cercava di riprendere fiato, poi ha ricominciato a strillare "Attento!Attento!Attento!". Alla fine del vicolo una moto di grossa cilindrata ci è passata davanti a tutta velocità. Il motore a pieni giri mi ha quasi sfondato i timpani.
    
    "Cazzo, ci siamo andati di nuovo vicini".
    
    C. A. ha soffiato via il fumo del sigaro e ha risposto: "Tranquilla, adesso tocca a noi". Io ho soltanto pensato: "No! No! No!". Sapevo benissimo cosa ci aspettava. Dietro la moto è saltato fuori un SUV bianco in piena velocità. C. A. ha guardato Vivien nello specchietto e le ha chiesto: "Il bumper è omologato?". Lei ha fatto appena in tempo a rispondere: "Cosa?". Poi il muso del pickup ha centrato in pieno la fiancata del SUV. Lo schianto è stato temendo. I vetri dell'altra macchina sono esplosi, l'abbiamo vista cambiare bruscamente direzione lasciando sull'asfalto la gomma bruciata degli pneumatici trascinati di traverso. Il pickup ha proseguito trascinandoselo dietro ...
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