L’amorale della storia
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... decisero che era ora di andar via. “Beh, si è fatto tardi, noi ce ne andiamo ma tu, Domenico, perché non rimani a dormire qui da tuo padre, così domani avrete modo di conoscervi meglio… Sempre che lui voglia…”
“Ma certo”, fece subito Osvaldo. “Qui c’è una bella camera per gli ospiti già pronta. Rimani, figlio mio, mi farà molto piacere. E perché non rimani anche tu, Rocco, così ti eviti di guidare fino a casa tua fuori città. Di notte, al buio, con quello che ti sei bevuto, potrebbe essere pericoloso. Però…”, aggiunse in tono malizioso, “c’è solo un letto matrimoniale che dovrete condividere”.
“Se me lo proponi tu, amico mio, non posso che accettare ben volentieri e spero che anche Domenico sia d’accordo”. Il ragazzo si fece rosso e annuì con un sorriso. Lo avevano messo in mezzo e a lui non dispiaceva affatto l’idea di perdere la verginità con quel bell’uomo maturo.
Appena furono soli in camera, Osvaldo lo strinse a sé. “Sei contento di stare con me questa notte? Sai che significa questo? Hai capito quello che faremo. Quello che è tutta la sera che voglio farti? Sei convinto?”
“Si, lo voglio anche io” e si appoggiò con la guancia sul petto dell’uomo, alla sua altezza. Alzò poi gli occhi a guardarlo, le labbra si toccarono, si dischiusero, le lingue si intrecciarono, mentre le grandi mani gli scendeva lungo la schiena fino ad afferragli i glutei. Ebbe un brivido per tutto il corpo: era il suo primo bacio ed era la prima volta che si sentiva desiderato fisicamente ...
... da un maschio. Gli piaceva e si sarebbe dato completamente a lui senza remore.
Si staccarono senza parlare ed ognuno cominciò a spogliarsi lentamente senza perdersi di vista un secondo, godendosi l’immagine dell’altro sempre più scoperto, fino a che furono completamente nudi. A quel punto, Domenico fu fatto sedere sulla sponda del letto e Rocco, davanti a lui, si chinò a baciarlo teneramente, prima di parargli in faccia la sua maestosa erezione.
“E’ veramente grosso! Non so se potrò…”
“Vedrai che ce la farai, se lo desideri veramente. Certamente, all’inizio proverai dolore ma farò piano e passerà presto. Intanto però comincia a prenderci confidenza leccandolo e succhiandolo. Fammi vedere che puoi fare con questa tua bellissima boccuccia”.
Il ragazzo, inebriato dall’odore virile di quel membro rigido, tirò fuori la lingua e ce lo appoggiò sopra, lambendolo con le sue soffici labbra. Poi gli venne naturale aprire più che poteva la bocca a prendere tutta la cappella e vorticarci intorno la lingua.
“Ummm” gemette l’uomo inspirando aria tra i denti. Domenico, con la bocca piena, alzò gli occhi e si scambiarono gli sguardi, cominciando ad introdursi dentro lentamente sempre più cazzo finché, a metà lunghezza, gli arrivò alla gola. Si sentì soffocare e sentì salirgli un conato. Strizzò gli occhi.
“Ssssiiii… cosììì… bravo. Continua. Prendine più che puoi”.
Il giovane lo tirò fuori un attimo per ammirarlo e prenderne meglio le misure. Era bagnato di saliva, come ...