L’amorale della storia
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... Incontriamoci. Voglio conoscerti”.
“Per tutto questo tempo non mi hai più voluto vedere e adesso…”
“Non è vero! Per anni ho cercato di farlo ma tua madre non me lo ha mai permesso”.
“Perché. Perché non ha mai voluto?”
“Te lo spiegherò a voce quando ci vedremo”.
“Mi vuoi vedere?”
“Te l’ho detto. Ti prego, dammi la possibilità di spiegarti”.
Era proprio quello che voleva sentirsi dire. Così presero un appuntamento in un famoso bar in centro città per il giorno successivo. Ancora, però, non si sentiva sicuro. Era agitato. Così, l’amico si prestò di accompagnarlo per dargli coraggio.
Il giorno dopo, con un po’ di ritardo, si stavano avvicinando al bar e l’amico compose ancora il numero di telefono. Un bel signore dell’età giusta (aveva 52 anni), seduto ad uno dei tavoli, rispose. Alto, fisico perfetto, specie in considerazione dell’età, due baffi che lo rendevano molto virile.
“Siamo arrivati” e gli si avvicinarono. Quello si alzò e li osservò attentamente. Sembrava disorientato. Non era chiaro se per la situazione od altro.
“Chi di voi è Domenico?”
“Io”, “Lui” risposero all’unisono.
“Figlio mio. Finalmente! Posso abbracciarti?”
“Papà” e si strinsero in un forte abbraccio.
“Lui è Alessandro: il mio amico che ti ha telefonato”.
“Ciao Alessandro. Grazie per quello che hai fatto” e gli strinse la mano.
“Ho fatto solo quello che andava fatto. Lui non si decideva mai!”
“Sediamoci. Ero indeciso tra i due perché so che hai 20 anni. ...
... Lui mi sembrava troppo grande e tu troppo piccolo. Ne dimostri 17 al massimo”.
Il ragazzo è arrossito ed ha abbassato la testa. “Beh, si. Tutti me lo dicono”.
“Raccontami. Che fai nella vita?”
Così Domenico ha descritto rapidamente quella che era stata la sua vita fino ad allora. Dalla sua infanzia fino al trasferimento in città ed al lavoro nel negozio. Poi fu la volta del padre. Era funzionario di banca, la stessa di quando stava con sua madre, ma aveva fatto carriera. Si era risposato l’anno prima e viveva una vita felice.
“Ecco, papà. Il motivo che mi ha spinto a cercarti è stato quello di voler sapere la verità sul perché vi siete lasciati con mamma”.
“Lei non te l’ha detto?”
“No ed è anche per questo che sono qui”.
“Adesso sono sereno e non ho vergogna a dirlo, anche se forse non è delicato in presenza di altri”. Si riferiva ad Alessandro, naturalmente.
“Non si preoccupi. Posso allontanarmi, se vuole” disse quello alzandosi.
“No, no, stai pure. Come ho detto, non me ne vergogno”. Prese le mani di Domenico tra le sue e, guardandolo negli occhi, confessò. “Tua madre mi scoprì mentre la tradivo”.
“Lo avevo pensato” disse Domenico.
“Non è solo questo. E’ che mi scoprì con un uomo” e lo fissò negli occhi per cercare di capire la sua reazione. Ci fu qualche attimo di imbarazzo da parte dei due ragazzi. “Questo non lo avevi pensato, vero?”
“No, effettivamente no”.
“Da quel momento – proseguì – ho capito la mia vera natura. Tua madre mi ha ...