L’amorale della storia
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... spettacolo, di tirarsi una ricca sega. Si sentì finalmente libero dal peso del suo segreto e, forse, aveva preso la sua decisione.
La sera dopo, arrivarono puntualmente a casa di Osvaldo e del suo compagno Gaetano. Era giovane ed aveva pochi anni più di Domenico, che ne rimase quasi scioccato. Portarono delle bottiglie di buon vino. Furono accolti allegramente e si trovarono subito a loro agio. Oltre a loro, era ospite anche Rocco, un amico del padre. Un tipo tarchiato e robusto, anche lui oltre i 50, calvo in cima e con un’aureola di capelli attorno, brizzolati sulle tempie, e molto peloso. Era divorziato da molto tempo e senza figli. Indossava una camicia bianca con le maniche rimboccate fino al gomito e si potevano ammirare le braccia completamente coperte di pelo nero fino al polso.
La coppia giovane raccontò come si erano conosciuti nel negozio dove uno dei due lavorava ed i padroni di casa di come si erano incontrati in palestra. Per i primi era stato un colpo di fulmine, mentre gli altri due ci avevano messo un po’ di tempo.
“Mi sembrava impossibile che un bel ragazzo come lui mi guardasse continuamente. Pensavo fosse una mia fantasia”, disse Osvaldo.
“Anche a me sembrava strano”, aggiunse Gaetano. “Fino ad allora non avevo mai preso in considerazione di innamorarmi di un uomo così grande. Eppure lui mi attizzava tantissimo. Non sapete che muscoli che ha! Poi vi faccio vedere le foto”.
“Insomma… guarda oggi e guarda domani, un giorno ci siamo ...
... avvicinati nello spogliatoio ed abbiamo fatto amicizia. Siamo usciti qualche sera a cena e, alla fine, mi ha portato a letto, lo sporcaccione”.
“Ah si? Guarda che il letto era il tuo. Sei tu che mi ci hai portato, piccolo maialino”. Risero e si baciarono teneramente sulle labbra.
Come preannunciato la cena fu abbondante e squisita. Domenico sedeva vicino a Rocco e questa vicinanza lo eccitava. Quell’uomo maturo gli piaceva un sacco.
“Sono libero ma mi piacerebbe trovare un ragazzo da amare come un figlio”, aveva dichiarato.
“Sii sincero. Altro che come un figlio. Dì piuttosto che cerchi un ragazzo da sfondare. Con la minchia che ti ritrovi!”, aveva aggiunto Domenico.
Alessandro intervenne con uno sguardo malizioso. “Chissà che tra loro…” accennando a Rocco e Domenico. Ludovico gli allentò una gomitata.
In effetti, per tutta la sera i due, sotto il tavolo, si erano toccati. Prima sfiorati come per errore e poi, pian piano, vedendo l’accondiscendenza da parte dell’altro, sempre più con maggior decisione. Il ragazzo, a quelle ultime affermazioni, come per accertarsene, si era spinto fino a toccare la patta dell’uomo, che trovò incredibilmente piena e già piuttosto gonfia e questo lo aveva fatto rabbrividire di desiderio.
Alla fine della cena, si trasferirono in salotto per continuare i discorsi ed i racconti che si facevano sempre più piccanti ed eccitanti. Ormai era chiaro a tutti che tra i due c’era dell’attrazione.
Ad un certo punto, Alessandro e Ludovico ...